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Io venia pien d'angoscia a rimirarti" di Michele Mari, 150 pp, Einaudi, collana L'Arcipelago Einaudi, 2016 Recanati, 1813. In un austero palazzo nobiliare, il giovane Orazio Carlo tiene un diario nel quale riporta le parole e le azioni del fratello maggiore, Tardegardo Giacomo. Ad attirare l'attenzione del ragazzo è il comportamento misterioso di Tardegardo, che si diletta di poesia e ha tranquille abitudini da erudito, ma è anche roso da una sconvolgente irrequietezza. Nel frattempo, in paese, alcuni episodi cruenti turbano la serenità degli abitanti... (continua). Si alternano così la rivisitazione della vita e delle opere di un giovane poeta e gli elementi di un romanzo nero, come delitti efferati, coincidenze lunari e antiche vicende di sangue. Riprendendo i modi della prosa italiana dell'Ottocento, il romanzo è l'esecuzione musicale di un apocrifo leopardiano, ed è al contempo un'originale variazione sul tema del doppio. prezzo di copertina: 13,50 € Questo risulta fuori catalogo
RIGETTATO L'APPELLO DI NUOVO IMAIE CONTRO ARTISTI 7607:- Il video "Una commedia italiana che non fa ridere" non è diffamatorio, ma un legittimo esercizio del diritto di critica.