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Giovanna Marturano

27/03/1912
Roma, Italia

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Giovanna Marturano


Filmografia dal 2000:
2013 » doc Bimba col Pugno Chiuso: partecipazione

Biografia:
Giovanna Marturano č nata a Roma il 27 marzo del 1912 da una famiglia di origini sarde, č la terza di quattro figli.
Nel 1928 si forma nella sua casa un gruppo di studenti antifascisti di varie tendenze politiche, al quale piů tardi collabora insieme alla sorella Giuliana.
Nel luglio del 1930 il fratello maggiore Carlo viene accusato di essere “un sovversivo e un comunista pericoloso”. Arrestato con l’accusa di congiura contro lo Stato, viene poi scarcerato nel 1933 per un’amnistia, in occasione del decennale della Rivoluzione fascista. Arrestato una seconda volta, impazzisce e viene mandato al S. Maria della Pietŕ. Dimesso, si reca prima in Svizzera clandestinamente, poi a Parigi, quindi in Unione Sovietica, fino alla conclusione della guerra.
Nell’estate del 1931, Giovanna si trasferisce con la famiglia a Milano e nel 1936 s’iscrive al Partito Comunista, cominciando subito a collaborare con l’organizzazione clandestina.
Nel 1938 viene arrestata insieme al fratello Sergio, ma dopo un mese viene rilasciata per un indulto per coloro che avevano commesso piccoli reati. Il fratello Sergio, invece, condannato a quattordici anni, viene scarcerato dopo l’arresto di Mussolini e partecipa come dirigente alla Resistenza nella zona di Cremona.
Nel giugno del 1941 sposa a Ventotene Pietro Grifone, amico carissimo dei suoi fratelli, compagno di lotta e confinato politico sull’isola pontina.
Nello stesso anno raggiunge la madre malata che era stata trasferita a Palena in Abruzzo per gli ultimi sette mesi di confino.
Nel 1942 torna a Milano e lavora alla FACE – ditta di apparecchiature elettriche e telefonia - fino alla caduta del fascismo. Intanto continua il suo lavoro politico di propaganda e di Soccorso Rosso. Nel marzo del 1943 partecipa ai primi scioperi contro il fascismo e diventa parte attiva dei Comitati di agitazione delle fabbriche nel quartiere di Gorla .
Tornata a Roma dopo la liberazione del marito, collabora con il Comitato pro-vittime politiche fino all’8 settembre 1943. Dopo partecipa alla Resistenza. E’ chiamata dal P.C.I. a far parte del Comitato cittadino di iniziativa femminile che diresse a Roma il lavoro delle donne.
Nel settembre 1944 č tra le costruttrici dell’U.D.I. e partecipa a tutte le lotte per le rivendicazioni delle donne.
Dopo la Liberazione, lavora presso l’archivio della segreteria di Togliatti.
Intanto, nel 1945 nasce il suo primo figlio, Carlo e l’UDI le propone allora di organizzare e dirigere un asilo nido nel quartiere Italia a Roma, che permette alle molte donne impegnate in ruoli politici di continuare il loro lavoro.
Ritorna, poi, a lavorare nella segreteria di Togliatti alla Direzione del partito sempre come archivista e, durante il governo Saragat, lavora all’ufficio di Collegamento con i compagni al governo. Passata poi al gruppo parlamentare comunista della Camera dei Deputati come archivista, dopo un certo tempo si dimette dall’incarico, scegliendo di fare un lavoro di base prima come capo-cellula, poi come responsabile femminile della Sezione Latino-Metronio e organizza il Comitato di Quartiere, di cui diventa la dirigente.
Oggi Giovanna, si reca presso le scuole per portare la sua testimonianza di lotta e per far conoscere ai giovani, cosa č stato il fascismo, la lotta contro di esso, l’importanza della democrazia e della libertŕ.
(ultima modifica: 11/05/2013)



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