Filmografia dal 2000:
2021 »
doc Isolation: regia, soggetto, sceneggiatura
Biografia:
È regista, sceneggiatore e drammaturgo. Cresciuto tra Germania e Belgio, Van Dormael sviluppa in primis la passione per il teatro, che lo accompagna lungo tutta la sua carriera artistica. A diciott’anni intraprende la professione di clown e diventa regista di spettacoli per bambini. Dopo aver studiato cinema alla Louis-Lumière di Parigi e all'INSAS di Bruxelles, agli inizi degli anni ’80 scrive e dirige i suoi primi cortometraggi documentari e di finzione. Il più conosciuto, È pericoloso sporgersi (1984), è la storia di un bambino che vive due possibili versioni del suo futuro. Il corto vince il Gran Prix al festival di Clermont-Ferrand e già rivela il suo stile narrativo sperimentale, non-lineare, onirico e visionario, la predilezione per i personaggi e i temi dell’infanzia, e la quasi ossessione nel raffigurare la complessità della vita, racchiusa tra scelte e destino, tra limitazioni e possibilità.
Il successo di pubblico e critica arriva nel 1991, con il primo lungo, Toto le héros - Un eroe di fine millennio, dove il vecchio Totò è convinto di essere stato scambiato ancora in fasce con il suo vicino di casa ed è deciso a vendicarsi per essere stato derubato della sua vera vita. Al debutto a Cannes, il film vince la Caméra d’Or, cui seguono un César e 4 European Film Award. Nel 1996, presenta L’ottavo giorno, Palma d’oro a Cannes per i due protagonisti, Daniel Auteuil e Pascal Duquenne, che interpretano sullo schermo la speciale amicizia tra un uomo qualunque e un ragazzo Down. Al centro, un altro dei temi che percorrono la filmografia di Van Dormael, ossia quello della disabilità fisica e mentale, sempre affrontata con rispetto e sensibilità. Passano molti anni prima che il regista belga realizzi Mr. Nobody (2009), con Jared Leto e Sarah Polley e premio per la miglior sceneggiatura alla Mostra del Cinema di Venezia. Riprendendo il soggetto delle vite “alternative” di È pericoloso sporgersi (in realtà tutti i film di Van Dormael si richiamano l’un l’altro), ci racconta di un ipotetico futuro dove Nemo Nobody, l’ultimo dei mortali nonché uomo più vecchio al mondo, ripercorre le possibili versioni del suo passato, in un intrico di vite vissute o immaginate, condizionate da scelte individuali e casualità.
Si arriva al 2015 per vedere Dio esiste e vive a Bruxelles. Ancora una volta una storia fantastica e surreale, dove un Dio dispotico e violento tormenta e controlla i destini degli umani attraverso un vecchio computer. Presentato in anteprima alla Quinzaine des Réalisateurs, il film è stato un nuovo successo di pubblico, di critica e di incassi, ha vinto quattro Magritte Awards, tra cui Miglior Film, Miglior Regista e Miglior Sceneggiatura.
Jaco Van Dormael, non è un autore prolifico, abituato a sviluppare le sue sceneggiature per anni, rielaborando idee e suggestioni raccolte in appunti accumulati di giorno in giorno. Tra un film e l’altro può passare oltre un decennio, anche se intervallato da alcuni corti e lavori teatrali. In tal senso, il suo ultimo lavoro rappresenta un'anomalia: Bovary (2021), nato da un adattamento teatrale del romanzo di Flaubert, scritto da Michael De Cock, direttore artistico del Royal Flemish Theatre di Bruxelles. Lo spettacolo originale doveva essere rappresentato dal vivo, ma viene cancellato a causa della pandemia. Pur di consegnarlo a un pubblico, Van Dormael accetta di girare in pochissimo tempo e di dargli vita sullo schermo: «In cinque giorni ho provato a fare qualcosa che non è un film e che non è teatro», facendo largo uso di retroproiezioni e primi piani prolungati o ricorrendo ad altri stratagemmi cinematografici. Un esperimento figlio di una situazione emergenziale, che tuttavia gli consente di unire, per una volta, la sua passione per il cinema e per il palcoscenico.
(ultima modifica: 28/01/2023)