I LUOGHI DELL'ANIMA 6 - I vincitori
Si chiude con un bilancio positivo la sesta edizione dei
Luoghi dell’Anima un’edizione ricca di ospiti ed eventi, che si è tenuta, tra Rimini, Santarcangelo di Romagna e Pennabilli, dal 10 al 14 dicembre con 2025 una grande preapertura il 9 dicembre con Monica Guerritore. A decretare i vincitori la giuria composta da Margherita Buy, Pier Giorgio Bellocchio e Pino Corrias. Tra i Tanti Ospiti del festival, che è stato caratterizzato da una grande affluenza di pubblico: Franco Arminio, Pierpaolo Capovilla, Francesco Costabile, Ippolita Di Majo, Karen Di Porto, Matteo Garrone, Lodo Guenzi, Willie Peyote, Alissa Jung, Mario Martone, Giuseppe Piccioni, Massimo Pulini, Giulio Scarpati, Massimo Vigliar, Margherita Spampinato, Gilberto Urbinati e Alice Zecchinelli.
Luoghi dell’Anima, fondato da Andrea Guerra, Presidente del festival e del Museo Centro Studi Tonino Guerra, è diretto da Paola Poli e Steve Della Casa, con la collaborazione di Laura Delli Colli presidente del Premio Tonino Guerra.
Vince il
Premio per il Miglior film dell’edizione 2025 "
Le città di pianura" di Francesco Sossai. “
Per come è costruito, girato, interpretato, dentro al disordine anche esistenziale dei paesaggi post urbani del Nord Est. Due protagonisti, cinquantenni sgangherati – gli attori Pierpaolo Capovilla, Sergio Romano - che girano la notte a “bere l’ultimo” provando a svoltare la propria solitudine in chiacchiere da nulla che diventano il loro involontario rendiconto su amori passati, giovinezza delusa, progetti sfumati. E un terzo personaggio che si aggrega, lo studente Giulio, interpretato da Filippo Scotti, che li asseconda di bar in bar, probabilmente anche lui per delusione d’amore, fino all’alba, quando visitano il monumento funebre della Tomba Brion di Carlo Scarpa, che è un monumento alla vita e all’amore, tanto quanto l’eterna Venezia dove va a concludersi il viaggio. I due protagonisti – per l’alcol e per biografica stanchezza - probabilmente neanche se ne accorgono. Mentre la rivelazione che la vita vince anche a dispetto delle sconfitte, del vuoto e delle delusioni, è il dono del film al giovane Giulio e a noi”.
a ritirarlo Pierpaolo Capovilla, uno dei protagonisti del Film.
Il
Premio Miglior interprete va ad
Aurora Quattrocchi per il film "
Gioia mia" diretto da Margherita Spampinato perché “
Aurora Quattrocchi interpreta il ruolo con naturale asciuttezza, segnata nello sguardo da antiche ferite e insieme dalla fierezza di non essersi lasciata piegare dalla vita. Un’interpretazione lontana da fronzoli e astuzie ma capace di arrivare dritta al cuore degli spettatori”.
Gioia mia vince anche il
Premio alla migliore sceneggiatura, "
perché la sceneggiatura è costruita attraverso gli occhi di Nico, il ragazzetto che dal Nord atterra con videogiochi e impazienza nell’estate di un mondo antico, quello di Palermo e della zia Gela. Dialoghi brevi. Nessuna smanceria. Silenzi lunghi. Rivelazioni veloci di giornate scandite dagli orari della spesa, del pranzo, del riposo pomeridiano, che danno un ordine al disordine. E finalmente dal mare dove il tempo torna a correre, diventa il gioco di Nico, che quel mondo ha infine assorbito, e che diventerà memoria da condividere con Rosa, la coetanea che ha incontrato e che sulla spiaggia terrà per mano, come si addice a un viaggio incantato che comincia". A ritirare i premi Alice Zecchinelli, autrice delle musiche del Film.
A vincere il
Premio per il Miglior cortometraggio per la sezione Riflessi, curata in collaborazione con Ferrara film corto “Ambiente è musica” rappresentato da Eugenio Squarcia e Sara Bardella, è stato "
Il custode del lago" di Simone Bressello “
per l'efficace sensibilità narrativa e la creazione di una verità emotiva in grado di coinvolgere lo spettatore senza ricorrere a sovrastrutture tematiche o retoriche. Il Custode del Lago risalta con chiarezza per aver saputo raccontare un vissuto personale trasformandolo in un’esperienza universale. Attraverso un linguaggio documentaristico sobrio, privo di enfasi e artifici, il film affronta il tema della perdita di un luogo cui si è legati affettivamente. Il documentario diventa film d'arte personale. In piena sintonia con il Focus del festival, trasforma il tema in una riflessione poetica sulla memoria, sull’identità nel disegno di una dignità del rappresentare e del sentire”.
La giuria è composta dai ragazzi del Centro di cinema e teatro La Valigia dell’attore di Santarcangelo e da Chiocciola la casa del nomade di Pennabilli è stata coordinata da Samuele Sbrighi e Lorenzo Lunadei. A consegnare il Premio il Presidente della giuria Raffaele Milani, ritirato da Filippo Sacchetti, sindaco di Santarcangelo, e Alice Parma, Consigliera Regionale dell'Emilia-Romagna.
Ai premi si aggiunge una
menzione speciale. Il Presidente del Festival Andrea Guerra insieme alla direzione artistica ha deciso di assegnarla a
Juli Grabenhenrich, protagonista di
Paternal leave di Alissa Jung.
Il festival
Luoghi dell’Anima è realizzato grazie al contributo del MiC - Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, dei Comuni di Pennabilli, Santarcangelo di Romagna e Rimini, Visit Romagna, la Regione Emilia-Romagna attraverso la sua Film Commission e il supporto della Fondazione Culture Santarcangelo.
14/12/2025, 16:05