PASSAGGI D'AUTORE INTRECCI MEDITERRANEI
21 - I vincitori e il bilancio finale
Si è chiusa l'8 dicembre 2025, a Sant'Antioco, la ventunesima edizione di
Passaggi d'Autore - Intrecci Mediterranei, il festival del cortometraggio mediterraneo organizzato nella cittadina del Sud Sardegna dal Circolo del Cinema "Immagini" (F.I.C.C.), con la direzione artistica di Dolores Calabrò e del regista bosniaco Ado Hasanovic: un festival tematico, capace di unire ricerca, formazione, divulgazione e spettacolo; un festival che fonda la sua identità sul dialogo tra cinematografie diverse, sulla scoperta di nuovi autori e sulla volontà di costruire uno spazio in cui il Mediterraneo, mare di passaggi, migrazioni, conflitti e creatività, possa raccontarsi attraverso il linguaggio del cinema breve.
Nel corso delle sei giornate, ospiti del consueto spazio dell'Aula Consiliare del Comune, è stata presentata un'ampia panoramica della produzione di cortometraggi degli ultimi due anni, alcuni dei quali in anteprima nazionale o regionale, selezionati tra quelli che hanno ricevuto premi e riconoscimenti o partecipato a festival prestigiosi, come Clermont-Ferrand, Cannes, Venezia, Locarno, Sundance; e, oltre alle proiezioni, ad arricchire e impreziosire il programma, il consueto corredo di momenti collaterali, incontri, laboratori e attività per le scuole.
Come sempre, il palinsesto era articolato in varie sezioni - Intrecci Mediterranei, Intrinas, Focus, Videoclip, CortoAmbiente, Cinema e Territorio, Eventi e Paesaggi di resistenza - ciascuna con una specifica vocazione, una struttura che ha consentito al pubblico di attraversare estetiche e tematiche differenti.
Intrecci Mediterranei, il segmento centrale del festival, ha proposto ventidue cortometraggi provenienti da Paesi dell'area mediterranea: una selezione che ha offerto un affresco variegato del Mediterraneo contemporaneo, con storie che parlano di identità, conflitti, diritti, ma anche di quotidianità, legami familiari, sogni e memoria. Da tre edizioni, la sezione
Intrecci Mediterranei è competitiva: a una giuria composta da studenti e studentesse universitari - che nei giorni del festival hanno seguito il laboratorio Critica il Corto curato da Francesco Crispino, filmmaker, critico cinematografico, studioso e formatore di linguaggio audiovisivo - è spettato il compito di valutare i cortometraggi in programma ed emettere i suoi verdetti nella giornata conclusiva. Il
premio Miglior Film della Giuria Giovani è andato dunque a "
L'mina" (Marocco, 2025, 26'), della marocchina Randa Maroufi, "
per lo sguardo innovativo che lega realtà e finzione, umanità e natura, lavoro e diritti, memoria e denuncia politica, illuminando il volto di chi ogni giorno vive e lavora nell'ombra", come si legge nella motivazione.
Clàudia Cedó, drammaturga, regista teatrale e psicologa catalana, col suo film breve "
De sucre" (Spagna, 2024, 25') si è aggiudicata invece il
premio Miglior Regia "
per la direzione degli attori nella trasposizione da teatro al film e per l'originalità della riflessione attorno ai diritti delle persone con disabilità, mai paternalistica".
Gran Premio della giuria, infine, a "
The Flowers Stand Silently, Witnessing" (Palestina/Scozia, 2024, 17') del greco-libanese-palestinese (e residente in Scozia) Theo Panagopoulos, perché "
attraverso l'utilizzo di immagini di archivio, prodotte in un contesto coloniale, il film compie il duplice atto di scoperta di una Palestina inedita, piena di fiori e natura, e di ribaltamento della prospettiva come gesto politico necessario nel doloroso contesto storico attuale".
Anche
Intrinas, la sezione del festival dedicata al cinema breve targato Sardegna, è competitiva; in questo caso sono stati studenti delle scuole superiori del territorio, coordinati dal critico cinematografico Enrico Azzano, a formare la Giuria Giovani e ad assegnare il loro premio al miglior cortometraggio fra gli otto proiettati a Sant'Antioco: l'alloro è andato a "
L'ultimo ingrediente", di Lorenzo Cioglia, "
per la capacità di affrontare una tematica estremamente delicata con un'ironia misurata e profondamente significativa", recita la motivazione, "e per l'accurato lavoro di costruzione visiva - dal montaggio alla gestione dei colori e degli spazi".
Menzione speciale, invece, a "
Io non dimentico", del regista Antonello Pisano Murgia, "
per l'interessante struttura teatrale e per la capacità di affrontare una tematica molto delicata e complessa con equilibrio e spensieratezza, riuscendo a coinvolgere il pubblico".
Altro momento di particolare significato e interesse, il focus che ogni edizione di
Passaggi d'Autore dedica alla cinematografia di un Paese del Mediterraneo: quest'anno è stata la volta del Libano, terra attraversata da una grave crisi economica, sociale e umanitaria inasprita dal conflitto regionale. "Ambasciatore" a Sant'Antioco della settima arte dalla terra dei cedri,
Nicolas Khabbaz - produttore cinematografico e teatrale, direttore artistico del Beirut Shorts e del Batroun Mediterranean Film Festival e professore alla Notre Dame University - ha presentato una selezione di alcuni dei cortometraggi più significativi firmati negli ultimi due anni da filmmakers libanesi, offrendo uno sguardo introspettivo sulla situazione attuale del suo Paese attraverso una curatela al contempo poetica e politica. E ad ampliare la prospettiva sul Libano ha contribuito anche la visione del lungometraggio "
A Sad and Beautiful World" (Libano, 2025, 110'), opera prima del regista Cyril Aris, selezionato alle Giornate degli Autori dell'ultima Mostra del Cinema di Venezia, dove ha ottenuto il Premio del Pubblico.
Anche quest'anno si è rinnovata la collaborazione, nata nel 2018, tra
Passaggi d'Autore e il Sarajevo Film Festival (SFF), uno dei più importanti eventi cinematografici dei Balcani, che si tiene dal 1995. Lo scorso agosto, il festival sardo è stato nuovamente ospite di quello nella capitale bosniaca, dove ha portato in dote sei film brevi proposti nell'edizione del 2024 di Passaggi d'Autore; ora il SFF ha ricambiato la visita presentando a Sant'Antioco quattro cortometraggi scelti dalla selezionatrice Asja Krsmanovic fra quelli visti questa estate a Sarajevo. Immancabile, a Sant'Antioco, anche la partecipazione del Festival du court métrage de Clermont-Ferrand, la più grande rassegna internazionale dedicata ai cortometraggi e secondo festival cinematografico in Francia, dopo Cannes. Sei i film brevi scelti dall'ultima edizione per l'appuntamento in terra sarda e presentati da Roger Gonin, co-fondatore del festival transalpino.
Dalle stesse latitudini proveniva "
Nino", opera prima della regista Pauline Loquès, proiettato a suggello del festival. Ma sono stati tanti gli appuntamenti, le visioni, gli ospiti e i temi che hanno reso particolarmente interessante e variegata questa edizione di
Passaggi d'Autore. Educare e sensibilizzare i più giovani verso i temi ecologici attraverso il cinema è la mission della sezione CortoAmbiente: riservata agli studenti delle scuole superiori di Sant'Antioco, e in collaborazione col festival Cinema e Ambiente Avezzano, è stato dunque proiettato "
Until the end of the world" (Italia, 2024, 58'), un documentario di Francesco De Augustinis sull'allevamento intensivo di pesci.
Altro focus abituale nel palinsesto di
Passaggi d'Autore è quello sul Videoclip musicale: protagonista in questa edizione è stato
Ambrogio Lo Giudice, regista dei video di artisti come Lucio Dalla, Laura Pausini, Vasco Rossi, Luca Carboni, Jovanotti, Zucchero Fornaciari, tra i tanti. La sezione Cinema e Territorio ha proposto "
Furriadroxus", un documentario girato vent'anni fa da Michele Mossa e Michele Trentini che racconta la vita degli antichi insediamenti rurali di Malfatano, gli stessi luoghi in cui è ambientato "
La vita va così", il recentissimo film di Riccardo Milani ispirato alla lotta del pastore Ovidio Marras contro la costruzione di un resort di lusso. Nel capitolo Cinema e Territorio rientrava anche "
Il mio ultimo esorcismo", di Davide Eustacchi e Pierpaolo Fai, filmmakers di casa proprio a Sant'Antioco: una parodia dei classici film sulle possessioni demoniache, vagamente ispirata a una storia vera.
Altra firma sarda, ma per un documentario decisamente internazionale, quella della regista e direttrice della fotografia Marta Massa, che a Passaggi d'Autore ha portato il suo film breve "
The Trials" (Italia/Ungheria/Belgio/Portogallo, 2025, 25'). Presentato in prima mondiale al sessantaseiesimo Festival dei Popoli (sezione Habitat), lo scorso 6 novembre a Firenze, racconta la vicenda di Maja T., attivista non-binary tedesca detenuta in isolamento a Budapest e sotto processo con l'accusa di aggressioni a militanti di estrema destra, a rischio di una condanna fino a ventiquattro anni. Un caso simile a quello di Ilaria Salis, che ha sollevato forti preoccupazioni sulle condizioni carcerarie e sulle garanzie processuali in Ungheria.
Un'ospite e un documentario quanto mai attuali in questi tempi di guerra, conflitti e sofferenze, sono stati al centro di una delle serate più intense del festival: Francesca Mannocchi, tra le più importanti corrispondenti di guerra europee, ha presentato il suo reportage "
Lirica Ucraina" (Italia, 2024, 84), premio Cecilia Mangini come miglior documentario alla settantesima edizione dei David di Donatello, dove racconta le ferite del conflitto attraverso le voci e le storie dei sopravvissuti, raccolte grazie alla sua capacità di vivere accanto alla popolazione e conquistarne la fiducia.
Alla riuscita della narrazione di "
Lirica Ucraina" contribuiscono anche le musiche originali di Iosonouncane (al secolo Jacopo Incani, classe 1983), il musicista sardo che ha preceduto con una masterclass la proiezione del film: un'altra pagina particolarmente significativa di
Passaggi d'Autore numero ventuno, come sottolinea
Ado Hasanovic, che del festival cura la direzione artistica insieme a Dolores Calabrò: "
Questa edizione, per me, ha avuto un ritmo molto particolare e intenso. La masterclass di Iosonouncane ha portato un'energia rara: molte persone sono venute proprio per ascoltarlo, tanti giovani. È un segno chiaro che la musica apre porte che il cinema da solo non sempre riesce ad aprire. Il momento con Francesca Mannocchi è stato un altro cuore del festival. Parlare delle guerre che ci circondano, davanti a giovani che cercano parole per orientarsi, ha dato peso e profondità ai nostri giorni a Sant'Antioco".
Va dunque in archivio con un bilancio positivo la ventunesima edizione di
Passaggi d'Autore, che si conferma così non solo una vetrina cinematografica, ma un necessario presidio di cultura e dialogo, capace di unire spettacolo e impegno civile; una riuscita edizione del festival che il Circolo del Cinema "Immagini" ha organizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, del Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna, del Comune di Sant'Antioco, della Fondazione di Sardegna, e con il patrocinio del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna e del Touring Club Italiano; media partner Unica Radio e OrangeFactory; partner Sarajevo Film Festival, Festival du court métrage de Clermont-Ferrand, Festival Cinema e Ambiente Avezzano, Associazione Interculturale NUR, Associazione Cammino di Santu Jacu, CoopMed, F.I.C.C. - Federazione Italiana Circoli del Cinema, Fondazione Sardegna Film Commission, con la collaborazione di Calabrò, Assistech, Boost, TuttoSantAntioco.
10/12/2025, 15:46