I LOVE LUCCA COMICS & GAMES - Castagna: "Lucca è l'isola che c'è"
Con più di 300mila visitatori ogni anno, oltre 900 ospiti e 600 espositori, Lucca Comics & Games è tra le manifestazioni dedicate alla cultura pop più grandi del mondo:
Manlio Castagna ha dedicato all'evento il documentario "
I Love Lucca Comics & Games". Lo abbiamo intervistato.
Qual era il tuo rapporto personale con Lucca Comics prima di questo doc?
Il mio rapporto nasce nel 2018, quando sono stato invitato per i miei romanzi per Mondadori, ero ospite della manifestazione ed è stato un vero colpo di fulmine, vero amore a prima vista! Da lì è cresciuto il mio rapporto con gli organizzatori, siamo diventati amici e nel tempo abbiamo iniziato a collaborare, sono stato anche moderatore in molte occasioni, consulente per eventi...
Quando è nata l'idea di fare il documentario?
Era il 2023, ero al Biografilm, a tavola con Andrea Romeo, si parlava di Lucca e Andrea si lamentava del fatto che non ci fosse nulla che lo raccontasse, pur essendo una storia meravigliosa. Romeo ha un grande fiuto, è un visionario e ha pensato di fare una serie di documentari che lo raccontassero da varie prospettive.
C'era bisogno di capire come girarlo, siamo stati nel 2023 lì senza girare per capirlo, poi nel 2024 abbiamo girato e nel 2025 lo abbiamo mostrato al pubblico. È stato molto complesso immaginare di girare con una troupe in mezzo a quella folla! Poi c'è stato un lavoro vero e proprio di scrittura, un lavoro molto curato e raffinato.
Come avete girato nei confusi giorni di evento?
Abbiamo diviso la troupe in due unità, per afferrare un evento così proteiforme, le sue tante sfumature, di 5-6 persone ognuna. Poi è servita tutta la macchina audio-video di Lucca Comics, composta da tante micro troupe, è stato un lavoro molto particolare.
Siamo anche stati miracolati perché in cinque giorni non c'è stata una goccia di pioggia, anzi abbiamo avuto sempre sole sempre e una luce sempre invariata, la condizione migliore per le riprese.
Come avete scelto i protagonisti?
Non mi piace l'improvvisazione, il materiale girato non era vastissimo alla fine perché era tutto molto preparato, gli ordini del giorno delle riprese erano precisi.
Siamo partiti dai cinque pilastri di Lucca, comunità, inclusione, scoperta, rispetto, gratitudine, e scelto in base a quello. E' stata la prima grande mappa che ci ha permesso di orientarci, ma i veri protagonisti sono le persone, abbiamo fatto una call e poi via zoom li ho intervistati tutti per poi scegliere le più adeguate e appropriate per quel che stavamo costruendo.
L'idea della serie è ancora in piedi, speriamo si possa fare per completare il quadro di questo evento unico al mondo. La città di Lucca è la chiave dell'unicità, non si possono staccare: ci sono tante fiere nel mondo, qui ci sono le mura, tutti si sentono inclusi e a proprio agio, è un'isola "che c'è".
11/11/2025, 16:56
Carlo Griseri