FRANCE ODEON - In appendice l'omaggio a Valentina
Cortese con Alfredo Baldi e Milena Vukotic
A pochi giorni dalla conclusione della XVII edizione di
France Odeon, il festival si arricchisce di un’ultima, preziosa appendice: sabato 8 novembre alle ore 12.00, presso il Teatro del Sale di Firenze, sarà presentato il volume
Valentina Cortese. Un breve secolo (1923–2023) di Alfredo Baldi, pubblicato da Edizioni ETS. Con l’autore dialogheranno il critico cinematografico Marco Luceri e il direttore artistico di France Odeon Francesco Ranieri Martinotti. L’incontro sarà impreziosito dalla presenza straordinaria dell’attrice Milena Vukotic, che leggerà al pubblico una selezione di brani tratti dal libro.
A due anni dalla scomparsa e del centenario della nascita, Valentina Cortese resta un’icona indecifrabile e potente del nostro immaginario teatrale e cinematografico. Ultima vera diva italiana, è stata protagonista di un percorso artistico lungo quasi settant’anni, capace di spaziare dal teatro al cinema, dalla televisione alla radio, senza mai perdere la capacità di trasformarsi e sorprendere.
Nel suo libro, Alfredo Baldi – storico e critico del cinema, per anni direttore della Cineteca Nazionale e della Scuola Nazionale di Cinema – sceglie un approccio originale e intimo: è Valentina stessa a raccontarsi, attraverso una ricca selezione di interviste e scritti, rievocando amori, successi, dolori, slanci creativi e scelte coraggiose. Una vita cominciata in povertà nella campagna lombarda e proseguita nei teatri di Strehler, a Hollywood accanto a James Stewart, Spencer Tracy, Orson Welles, Ava Gardner e Humphrey Bogart, sul set di Truffaut, in scena con Zeffirelli, e nei ricordi affettuosi di Audrey Hepburn.
Il ritratto che ne emerge è quello di un’artista che non ha mai voluto piacere a tutti, ma che ha sempre cercato la verità del gesto e della parola. Capace di passare dal sublime al quotidiano, dal dolore alla leggerezza, Valentina Cortese ha lasciato un segno che oggi, forse più che in passato, ha bisogno di essere riscoperto.
A completare il volume, oltre a un ricco apparato iconografico, ci sono undici interviste a personalità del mondo dello spettacolo e della cultura che l’hanno conosciuta e amata: da Franco Zeffirelli a Mario Monicelli, da Piera Degli Esposti a Eleonora Giorgi, da Lando Buzzanca a Piero Tosi.
Il legame con France Odeon è tutt’altro che simbolico: fu proprio il cinema francese – e in particolare François Truffaut, con Effetto notte – a riconoscere in lei quella mescolanza di fragilità e rigore che fa della Cortese un modello non replicabile: la diva distaccata, evanescente, quasi astratta, che arriva tardi sul set, dimentica le battute, scambia gli oggetti di scena — in un’interpretazione sublime che valse a Valentina Cortese una nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista. E non è un caso che a restituirle oggi voce e presenza sia Milena Vukotic, attrice di rara sensibilità, interprete ideale per evocare quella miscela di ironia e malinconia, misura e dismisura che ha fatto di Valentina Cortese una leggenda.
06/11/2025, 10:53