LE GIORNATE DELLA MOSTRA - Al Multisala Capitol di Bolzano
due appuntamenti con i film delle Giornate degli Autori
Dopo il successo delle proiezioni dedicate alla Settimana Internazionale della Critica, proseguono al Multisala Capitol di Bolzano le 
Giornate della Mostra del Cinema di Venezia, iniziativa che rinnova la collaborazione tra AGIS, ANEC e FICE delle Tre Venezie con la Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige.
Per la prima volta quest’anno, la rassegna porta in città due film provenienti dalle Giornate degli Autori, sezione indipendente nata nel 2004 su iniziativa di ANAC e 100autori e ispirata alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes. Dedicata alla libertà creativa e all’innovazione, la sezione propone un cinema capace di raccontare la complessità del reale con sguardi personali e linguaggi diversi. Come ricorda la direttrice artistica Gaia Furrer, «nelle opere selezionate si insegue la vita, la costruzione, la relazione. L’amore diventa un gesto di ribellione, la memoria un atto politico».
Il primo appuntamento è in programma lunedì 3 novembre alle ore 20.15 con la proiezione di “
6:06” (Italia, Portogallo, 2025) di Tekla Taidelli, in collegamento con la sala, per un incontro con il pubblico moderato da Michela Manente, critica cinematografica SNCCI. Il film ha vinto il Premio SIAE al Talento Creativo alla sezione Giornate degli Autori della 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Protagonista è Leo, ventenne intrappolato in una vita in bianco e nero, scandita dall’ora 6:06: lavori miserabili e una corsa senza fine per procurarsi la dose successiva. Ogni tentativo di cambiare o fuggire lo riporta sempre allo stesso punto, finché non incontra Jo-Jo, coetanea enigmatica che parla solo francese e guida un caravan come se fosse in fuga da qualcosa. Anche lei porta un dolore profondo: non è una salvezza facile, ma il caos di cui Leo ha bisogno. Insieme partono verso il Portogallo, tra paesaggi onirici e polverosi, dove le loro anime si incontrano e trovano finalmente una lingua comune. A vent’anni dal sorprendente e viscerale esordio “Fuori vena”, Tekla Taidelli approda a Venezia con un romanzo di formazione notturno, allucinato e ossessivo, in cui l’iniziale bianco e nero lascia poi spazio al colore. Il film si configura come una metafora esistenziale, opera visivamente radicale e aperta a nuovi orizzonti, anche geografici, in cui forse il dolore della tossicodipendenza può essere lenito da un incontro salvifico.
La rassegna proseguirà lunedì 10 novembre alle ore 20.15 con la proiezione di “
Écrire la vie” (Francia, 2025) di Claire Simon.
Figura di spicco del femminismo contemporaneo e prima francese a vincere il Premio Nobel per la Letteratura, Annie Ernaux è vista da molti come una fonte di emancipazione individuale e collettiva, capace di fondere il personale con l’universale. Claire Simon le dedica un ritratto originale e partecipato, dando voce a studenti e insegnanti: come viene trasmessa l’opera di Ernaux nelle scuole e nelle università? Come viene accolta, studiata e reinterpretata dalle nuove generazioni?
Collocando la sua videocamera nelle aule francesi, la regista cattura la vitalità delle parole di Ernaux e il loro impatto, componendo un affresco vibrante sulla trasmissione del sapere e sulla potenza trasformativa della scrittura.
31/10/2025, 11:21