MATRI PI SEMPRI - Disponibile in streaming su Prime Video
È disponibile in esclusiva su Prime Video
Matri Pi Sempri un docufilm di Andrea Walts che nasce come un viaggio, intimo e collettivo, dentro l’anima della Sicilia e tra le note di una delle opere più intense di Fabrizio De André: La Buona Novella.
L’album del 1970, reinterpretato in siciliano dal cantautore Francesco Giunta, diventa la colonna sonora di una ricerca personale e universale: quella della figura di Maria. Non più soltanto icona religiosa, ma donna, madre, compagna di vita e di dolore. Grazie all’amichevole partecipazione di Dori Ghezzi - custode di memoria e affetto - e con il sostegno della Fondazione Fabrizio De André, del cantautore e produttore Edoardo De Angelis e dell’autore teatrale e poeta Francesco Giunta, il regista Andrea Walts in questo progetto prodotto da Glowria Films, Musica del Sud, Il Cantautore Necessario con Prime Video distribuzione, incontra cinque donne siciliane (Giulia Mei, Alessandra Ristuccia, Laura Mollica, Cecilia Pitino, Valeria Graziani), ognuna portatrice di un frammento di Maria nel proprio sguardo nella propria storia, nella propria umanità. È attraverso le loro voci e i loro vissuti che si ricompone l’immagine di una madre non divina, ma profondamente terrena, capace di parlare a tutte le madri e a tutti i figli.
Girato in una Sicilia che si offre come teatro naturale di contrasti, tra luce e ombra, fede e dubbio, radici e modernità. Matri Pi Sempri intreccia musica, parole e immagini in una narrazione poetica che restituisce a De André la sua attualità bruciante. Perché La Buona Novella, a più di cinquant’anni dalla sua uscita, non smette di interrogare il presente e di raccontare la condizione umana. Un film che è insieme omaggio, esplorazione e incontro: il ritratto di una madre eterna, che appartiene a tutti e che non smette mai di accompagnare.
“La Buona Novella in siciliano ha gettato un ponte tra la Liguria e la Sicilia” racconta Andrea Walts: “Unendole non solo nell’arte, ma anche nei ricordi. Come un complesso tutt’uno storico culturale. Quel ponte, si chiama Fabrizio De André. Matri Pi Sempri è l’espressione cinematografica di un viaggio. Fatto casa per casa, tra gli sguardi delle donne che ho incontrato. Alla ricerca della Maria cantata dal Faber. Sono venuto a Palermo a trovare Francesco Giunta, l’uomo che insieme a Fabrizio De André mi ha insegnato che casa non è un luogo ma un suono”.
L’uso del bianco e nero risponde a due ragioni: la prima è poetica: nel bianco e nero si vede l’essenziale, la ruvida verità delle cose. È una lingua spogliata, che toglie il superfluo e lascia soltanto la sostanza. Come le persone che Fabrizio De André ha raccontato e cantato: fragili, imperfette, ma vere. La seconda è personale e quasi clinica. Convivendo con una discromia, una condizione genetica che impedisce di percepire le sfumature tra i colori primari, per Walts il bianco e nero è una zona franca: uno spazio dove la sua visione e quella dello spettatore si incontrano sullo stesso piano. Un territorio neutro, condiviso, dove non serve vedere tutti i colori per capire quello che davvero conta.
30/10/2025, 12:36