Note di regia di "Tienimi Presente"
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Tienimi Presente” nasce da un periodo psicologicamente complesso della mia vita. Racconta ciò che è accaduto quando ho deciso di abbandonare il cinema e tornare a vivere dai miei genitori. Paradossalmente, in questo clima di resa e fallimento ho realizzato quanto il cinema fosse importante per raccontare, rielaborare e restituire con ironia le esperienze che mi avevano segnato. La spinta a realizzare questo film è arrivata quando ho capito che la mia storia poteva parlare anche a tanti altri. Avvicinarsi ai trent’anni può far sentire il peso di essere “in ritardo”, di non essere dove si pensava di arrivare. È un’età in cui si tende a
guardarsi indietro, a interrogarsi sulle scelte fatte, magari affrettate, magari semplicemente nate dal desiderio sincero di inseguire un sogno. “
Tienimi Presente” è stato scritto nei luoghi della mia infanzia, mentre cercavo di trasformare la frustrazione del ritorno in qualcosa di costruttivo. Un processo di autoanalisi che ha avuto anche una funzione catartica. La sceneggiatura si è sviluppata rielaborando episodi realmente accaduti, rimessi in scena da me, che interpreto me stesse, e dai miei cari. Il film è stato girato con una troupe minima: spesso sul set eravamo solo io e l’aiutoregista. Una scelta pensata per creare un ambiente intimo e rilassato, in cui tutti potessero sentirsi liberi di esprimersi con naturalezza, senza pressioni. Nonostante la natura esistenziale dei temi affrontati, “
Tienimi Presente” lascia spazio anche alle risate e alla leggerezza. I personaggi affrontano la vita con ironia, inciampano, si rialzano, e non rinunciano mai alla possibilità di cambiare. Ed è proprio questo sguardo autentico e sincero che, alla fine, credo racchiuda il senso del film.
Alberto Palmiero