LE GIORNATE DELLA MOSTRA - I film della Settimana
Internazionale della Critica a Lavis, Borgo Valsugana,
Riva del Garda, Baselga di Piné e Rovereto
Il grande cinema della Biennale di Venezia arriva in Trentino con
Le Giornate della Mostra del Cinema di Venezia, appuntamento che rinnova la collaborazione tra AGIS, ANEC e FICE delle Tre Venezie e la Provincia autonoma di Trento. Un percorso itinerante che attraversa Lavis, Borgo Valsugana, Riva del Garda, Baselga di Piné, e Rovereto rendendo accessibile a tutti la migliore produzione d’autore.
L’iniziativa, nata per valorizzare la distribuzione culturale sul territorio, porta nelle sale trentine una selezione di opere presentate alla Settimana Internazionale della Critica (SIC) – sezione autonoma e parallela della Mostra organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) – offrendo al pubblico un viaggio tra le nuove voci del cinema italiano e internazionale in occasione del 40° anniversario della SIC e del 10° di SIC@SIC, il progetto nato nel 2016 per valorizzare i cortometraggi italiani e favorire la crescita di una nuova generazione di registi.
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Mentre il mondo del cinema e la sua fruizione cambiano, la missione della SIC – selezionare le opere prime più audaci e rappresentative del presente, rimane immutata" - commenta
Manuele Sangalli, Presidente FICE Tre Venezie - "
Le Giornate della Mostra sono il ponte che collega questo pluriennale progetto al territorio, colmando la distanza geografica con Venezia e democratizzando l'accesso a un patrimonio culturale d'eccellenza. Non si tratta semplicemente di vedere i film che non si sono potuti vedere, ma di prendere parte attiva a un rito culturale: essere tra i primi al mondo a scoprire i talenti che potrebbero segnare la scena cinematografica dei prossimi anni, quei ribelli per giusta causa. Un viaggio nel nuovo cinema internazionale, quindi, che promette di emozionare, provocare e stimolare il dibattito, portando anche nelle sale del Trentino l'energia e la visione più audace e contemporanea della Mostra di Venezia".
Il viaggio trentino delle Giornate della Mostra del Cinema di Venezia prende avvio a Lavis, dove mercoledì 15 ottobre alle 20.45, presso l’Auditorium Comunale, sarà proiettato “
El pütì pèrs” (Italia, 2025) cortometraggio di Paolo Baiguera, un Pinocchio al contrario che si addentra nella profondità del bosco come luogo di lutto e di rinascita, dove l’assenza si trasforma in mito e la memoria cerca forma nel legno.
Subito a seguire arriva “
Cotton Queen “(Germania/Francia/Palestina/Egitto/Qatar/Arabia Saudita, 2023) di Suzannah Mirghani. Primo lungometraggio della regista e montatrice sudanese-russa, docente alla Georgetown University in Qatar e autrice del pluripremiato corto Al-Sit, il film si radica nella storia e nella cultura del Sudan, un Paese che solo di recente ha iniziato a sviluppare una cinematografia autoctona. Ambientato in un villaggio di coltivatori di cotone, racconta l’adolescenza di Nafisa, cresciuta con i racconti della nonna, matriarca della comunità. L’arrivo di un uomo d’affari dall’estero, con il suo piano di sviluppo e il cotone geneticamente modificato, mette in crisi tradizioni, legami e futuro del villaggio. L’opera porta al cinema una parabola di emancipazione femminile: dal silenzio imposto da convenzioni secolari alla conquista di una voce propria. Attraverso un linguaggio che intreccia realismo magico e narrazione poetica, Mirghani costruisce un racconto di resistenza e rinascita, in cui il cotone stesso si fa simbolo di lotta e di identità. Premiato con l’ArteKino Award all’Atelier de la Cinéfondation di Cannes, segna la nascita di una nuova stagione per il cinema sudanese, capace di trasformare cicatrici e traumi in immagini di forza e di speranza.
In contemporanea con l’appuntamento di Lavis, le
Giornate della Mostra del Cinema di Venezia faranno tappa anche a Borgo Valsugana, dove mercoledì 15 ottobre alle 20.30, presso il Centro Scolastico, le proiezioni si apriranno con il cortometraggio “
Arca” (Italia, 2024) di Lorenzo Quagliozzi.
Al culmine della Guerra fredda, di fronte alla minaccia dell’annientamento nucleare, un gruppo di registi hollywoodiani reduci dalle atrocità della Seconda guerra mondiale dà vita a un programma segreto chiamato ARCA. Un secolo dopo, quella misteriosa eredità riaffiora come ultima speranza per l’umanità. Un’opera che intreccia memoria storica e immaginazione visionaria, riflettendo sulle paure e sulle eredità del Novecento con una forza visiva che fonde cinema, mito e memoria collettiva.
A seguire, “
100 Nights of Hero” (Regno Unito, 2025) di Julia Jackman, una favola nera ambientata in un mondo parallelo governato dal dispotico Birdman. Cherry, infelicemente sposata con Jerome, trova conforto solo nell’affetto di Hero, la sua cameriera, appartenente a una società segreta che tramanda le storie delle donne ribelli, mantenendo vivo il ricordo del loro sacrificio. Quando Cherry si ritrova divisa tra l’amico del marito e la donna per cui prova sentimenti proibiti, il film si trasforma in una parabola sulla libertà femminile e sul potere della narrazione come atto di resistenza. Con un linguaggio che fonde estetica visionaria e tensione politica, Jackman firma un racconto di amore, coraggio e sopravvivenza, dove la fantasia diventa arma contro l’oppressione.
10/10/2025, 11:55