PERSO 11 - I vincitori
L'
Award dell'11a edizione del
PerSo va a "
I’m not everything I want to be" di Klára Tasovská.
La giuria composta da Graziella Bildesheim, consulente e formatrice; Beppe Leonetti, montatore e produttore e Adele Tulli, regista e docente ha premiato il lavoro della regista ceca con queste motivazioni: “
Il film è uno straordinario lavoro di riuso creativo dell’archivio personale della fotografa Libuše Jarcovjáková, composto dai suoi scatti e dai suoi diari. Attraverso un’ammirevole architettura di immagini fisse che sembrano prendere vita, unite alla voce narrante della protagonista, alla musica e ai suggestivi paesaggi sonori, il film si rivela un racconto intenso e complesso, un mosaico vivido della vita libera e anticonformista della fotografa, attraverso epoche e geografie degli ultimi 50 anni, dalla Praga sovietica, al Giappone in pieno boom economico, alla Berlino della caduta del muro. Il lavoro è un omaggio al processo creativo della Jarcovjáková e insieme un ritratto intimo della sua esistenza e della sua rivoluzione personale come artista e come donna”.
Le parole della regista: “
Sono rimasta affascinata dalla continuità con cui Libuše ha documentato sé stessa e la sua vita quotidiana. Le sue foto sono in realtà come un romanzo fotografico. Quello che i giovani fanno oggi per riempire i loro feed Instagram, lei lo faceva in passato solo per motivi personali. Ha scattato foto di sé stessa dopo la sua prima esperienza sessuale, dopo un aborto, dopo un incidente d’auto, dopo la prima volta che ha fatto sesso con una donna e quando era infelice o felice in diverse parti del mondo”.
La giuria ha assegnato una
menzione speciale a "
The Bare Faced Clown" di Camilo Cavalcante per aver trasformato il collettivo senso di dolore e impotenza in questi tempi crudeli e folli in un gesto di resistenza poetica. Un film-manifesto “poetico, politico, periferico e affettivo” come dichiara il regista, che resiste alla brutalità del presente attraverso la potenza dell’arte ed è capace di sublimare la rabbia in un senso condiviso di umanità.
La cerimonia di premiazione del festival, ideato e organizzato da Realmente Aps, in collaborazione con Fondazione La Città del Sole - Onlus, si è tenuta mercoledì 8 ottobre, alle 17.30, al PostModernissimo. Durante l'evento sono stati proclamati i vincitori di tutte le categorie di concorso di questa
11a edizione del PerSo – Perugia Social Film Festival.
Un festival che nasce proprio per dare spazio attraverso l'arte cinematografica e i suoi diversi linguaggi ai temi cari alla Fondazione e che nel corso delle edizioni è cresciuto fino a diventare un punto di riferimento nazionale nel settore del cinema del reale.
I numeri di questo 2025: 3 sale cinematografiche, 12 location, 13 giorni di programmazione ad ingresso gratuito, 2 categorie di concorso, 6 premi assegnati da 2 giurie tecniche e 4 giurie speciali, oltre 50 eventi, e oltre 60 ospiti, 53 film provenienti da 27 Paesi, tra cui 13 film in anteprima italiana o mondiale. Con ben 29 titoli italiani, il 53,7% delle proiezioni in programma.
Proseguendo con i premi. Il premio
PerSo Short al miglior cortometraggio, assegnato dalla redazione di Film Tv, è andato a "
Sixtyseven Milliseconds" di fleuryfontaine, film in anteprima italiana a Perugia. Un lavoro consapevole di quanto un documentario, oggi, per raggiungere una verità, avere un senso politico, e riuscire a dire qualcosa sulla realtà debba sperimentare e passare da forme radicalmente “artificiali”.
Alla ricerca di un proiettile la cui traiettoria è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza, il film segue il suo percorso e quello dei suoi protagonisti principali. Combinando la tecnica cinematografica della cronofotografia con la CGI, Sixtyseven Milliseconds mette in discussione la legittimità dell’attività di polizia in Francia e mette in guardia dai suoi eccessi. Laureati in architettura e al Le Fresnoy, Galdric Fleury e Antoine Fontaine, noti come fleuryfontaine, esaminano gli ambienti artificiali che modellano i corpi e i comportamenti attraverso installazioni, film e performance. Il loro ultimo film, Constrain, è stato presentato in occasione di importanti festival quali Vision du Réel, Annecy Film Festival e IDFA.
La giuria dei detenuti della Casa circondariale di Perugia-Capanne assegna il
PerSo Short Jail al film "
Seeds from Kivu "di Néstor Lòpez e Carlos Valle.
Quanto vale la vita in Africa? Quella che racconta il film premiato è la storia di una popolazione abbandonata, di una realtà trascurata a livello mediatico per coprire lo sfruttamento delle risorse minerarie. I registi fanno ricorso a testimonianze dirette anche di bambine strappate alla loro infanzia rimarcando la solidarietà femminile, luce di speranza verso un orizzonte lontano.
Menzione speciale per "
Completely different, exactly the same" di Marianna Giorgia Marchesini.
La giuria universitaria dell’11ª edizione del PerSo, presieduta da Riccardo Palladino, filmmaker e docente, conferisce all’unanimità il
premio come miglior film in concorso a "
Billy", diretto dalla regista canadese Laurence Coté Colin. Assegna anche una
menzione speciale a "
The landscape and the fury" di Nicole Vogele
La
giuria La settima ora del Liceo Galileo Galilei di Perugia assegna il
primo premio al film "
Seeds from Kivu" di Néstor Lòpez e Carlos Valle e la
menzione speciale al cortometraggio "
sixty-seven millisecond" di fleuryfontaine.
Il
Perso Agorà, premio del pubblico in sala, va al film italiano "
GEN_" di Gianluca Matarrese.
08/10/2025, 20:20