ARCHIVIO APERTO 18 - I vincitori
Si è conclusa ieri, con la proclamazione dei film vincitori del Concorso internazionale dedicato alle opere cinematografiche realizzate con materiali d’archivio, la 18ma edizione di
Archivio Aperto, il festival di Fondazione Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia di Bologna dedicato alla riscoperta del cinema privato, inedito e sperimentale.
Best Feature Film Award di 3mila euro a "
La Photo Retrouvée (The found photo)" di Pierre Primetens (2024, 76’, Francia), nel quale il regista ricostruisce la sua infanzia traumatica, fatta di violenza e abusi e della quale non possiede foto e immagini, “
prendendo in prestito i ricordi di altri". “
Il Premio a Primetens è legato al suo sapiente uso del genere degli home movies come un archivio di emozioni, al fine di ricostruire un album di famiglia che non esiste. I film di famiglia sono spesso intesi come depositi di ricordi felici. La photo retrouvée utilizza i filmati amatoriali per evocare I profondi vortici del trauma: il trauma familiare, sì, ma con i suoi legami indissolubili con forme strutturali di violenza come il colonialismo, il patriarcato e l'eteronormatività. In assenza di immagini proprie, il regista cerca la sua identità in un montaggio dei ricordi altrui, eppure riconosciamo qualcosa di noi stessi nell'ambiguità di questa operazione” le motivazioni della Giuria composta da Monika Preischl, archive producer e ricercatrice per produzioni cinematografiche e fondatrice di DOK ARCHIVE all’interno di DOK Industry (Lipsia), Rosa Barotsi, ricercatrice e docente presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e dal regista bolognese Matteo Parisini.
Premio di 1.000 € per il
Miglior riutilizzo di Materiale d’Archivio a "
The Sense of Violence" di Mooyoung Kim (2024, 114’, Corea del Sud) che ripercorre l'evoluzione del cinema e della politica sudcoreani dagli anni ’50 nel contesto storico dell’“arte anticomunista” e del regime di Park Chung-Hee negli anni '60 e '70. La censura e gli interventi della Korean Central Intelligence Agency rivelano il ruolo simbolico del potere e dell'ideologia nel rapporto tra immagine e realtà: il film è un saggio visivo rigoroso e appassionante sulle immagini e la rappresentazione. “
Attraverso il riutilizzo e il montaggio di filmati d'archivio militari, televisivi e cinematografici, l'autore mette in discussione l'affidabilità delle immagini video, spesso considerate prove inconfutabili della verità. Ne emerge una riflessione sull'influenza esercitata dalle istituzioni di potere sulla produzione e la diffusione di tali materiali, aprendo a una riflessione su uno strumento ancora pienamente contemporaneo e onnipresente nelle nostre vite, in tutto il mondo”: la motivazione.
Premio di 1.500 € per il
Miglior Cortometraggio a "
Le Prime Volte" di Giulia Cosentino e Perla Sardella (2025, 16’, Italia/Spagna), “
cortometraggio poetico e politico che restituisce voce a figure femminili dimenticate, tracciando un filo diretto con l’attivismo femminista contemporaneo. Immagini d’archivio, un tempo modellate dallo sguardo maschile, vengono reinterpretate attraverso una prospettiva femminile, in un atto estetico di ri-immaginazione. Le riprese assumono un nuovo significato grazie a interventi cromatici, didascalie e voci fuori campo sussurrate. È un atto politico di riappropriazione del potere narrativo”.
Due le
Menzioni Speciali: per In "
Retrospect" di Mila Zhluktenko e Daniel Asadi Faezi (2025, 14’56’’, Germania), “
cortometraggio di urgente rilevanza politica, che intreccia passato e presente in una sorprendente dichiarazione cinematografica contro l'oblio. Attraverso filmati d'archivio, il film mette in luce le strutture persistenti del razzismo in Germania. Il cortometraggio mostra come i luoghi siano plasmati dalla storia e come la violenza tenda a ripetersi”. Infine, per "
Museo de la noche" di Fermin Eloy Acosta (2025, 88’, Argentina) sulla vicenda umana e artistica dell’artista argentino Leandro Katz, che “
racconta un pezzo della storia queer poco conosciuto e mette in atto una metodologia visiva per affrontare le lacune e le assenze che spesso incontriamo nella storiografia della vita queer”.
01/10/2025, 12:56