DIARIO DI UNO SCAVO IN SICILIA - Il 2 ottobre su Rai Storia
Scavare nel passato – fianco a fianco con archeologi, storici, medici, genetisti, studenti - per “riparare” il presente e costruire un futuro. È un “esperimento” archeologico unico quello della campagna di scavi a Chiaramonte Gulfi, Ragusa, dove a lavorare sono stati anche alcuni ragazzi della cooperativa “Nostra Signora di Gulfi” che gestisce in affido minori stranieri richiedenti asilo e ragazzi che sperimentano un percorso di alternativa al carcere minorile. Nata da un gruppo di giovani nel 2009, a poche centinaia di metri dal Santuario della Madonna di Gulfi, la cooperativa ha da sempre avuto un intento chiaro: lanciare sul territorio progetti di forte impatto sociale. Una storia di archeologia “partecipata” e integrazione raccontata dallo Speciale “
Diario di uno scavo in Sicilia” di Amalda Ciani Cuka, con la regia Eugenio Farioli Vecchioli, in onda giovedì 2 ottobre 2025 alle 18.40 su Rai 5 per “
Italia. Viaggio nella Bellezza”.
Dall’area archeologica gestita dalla cooperativa – nel progetto che ha visto protagonisti anche Comune, Università di Bologna e Soprintendenza dei Beni Culturali di Ragusa - è emersa una ricchissima necropoli con oltre 230 tombe che vanno dal III al VI secolo d.C., ma anche oggetti di vita quotidiana e soprattutto una corniola, una pietra rosso-arancio a forma di rana che è diventata simbolo dell’intero progetto.
Prima dell’archeologia, per i ragazzi, c’era stato il lavoro nei campi. Poi cooperazione e socialità si sono trasformati anche in recupero del patrimonio storico e culturale. E mentre i ragazzi scavano nel passato, parlano con gli archeologi e con gli antropologi del loro futuro. Uno sogna di fare il meccanico, un altro l’operaio, ma una cosa li accomuna: il desiderio di futuro. Così, l’archeologia ha ridefinito i suoi confini e ha scoperto, giorno dopo giorno, che la ricerca del passato può diventare progetto di integrazione, strumento di inclusione, esempio di convivenza.
01/10/2025, 12:25