RAM FILM FESTIVAL 2025 - I vincitori
PREMIO DEL PUBBLICO - RAM FILM FESTIVAL
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Sapiens?”, di Bruno Bozzetto
PREMIO CINEMA ARCHEOLOGICO - PREMIO PAOLO ORSI
assegnato da Barbara Maurina (presidente), Valentina Caminneci, Mareille David Elbiali, Augusto Marsigliante
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Vitrum - il vetro dei romani" di Marcello Adamo (Italia, 2025)
Motivazione: "
Un'eccezionale scoperta archeologica dà luogo a un racconto che si dipana dal mare della Corsica fino alle coste siro-palestinesi, toccando il litorale della campania e il porto di Pozzuoli. Un relitto sepolto nelle acque più profonde del Mediterraneo con un prezioso carico, unico nel suo genere. La magia del vetro antico svelati dalle più moderne tecnologie di indagine dei fondali e dalla sinergia scientifica di un team internazionale. Attraverso una vera e propria full immersion nel vivo della ricerca e attraverso la forza di immagini straordinarie, il film sa comunicare al grande pubblico non soltanto il fascino di questo materiale ma anche l'impatto rivoluzionario che ha avuto sulla nostra civiltà"
Menzione Speciale
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Secret Sardinia, Mysteries Of The Nuraghi | Sardegna segreta, i misteri" dei Nura di
Motivazione: "
Un film bello e godibile, di alto livello cinematografico, che grazie alla ricerca archeologica e archeometrica e all'uso di tecnologie all'avanguardia, restituisce a una civiltà finora sottostimata il ruolo che merita nella storia delle civiltà del Mediterraneo. Tramite una comunicazione chiara e sintetica, riprese fotografiche di grande impatto e ricostruzioni virtuali puntuali e convincenti, il documentario comunica in modo efficace e accattivante la complessità dei risultati delle più recenti indagini sul popolo dei Nuraghi, che ne rivelano l'unicità e l'importanza nella fitta rete di relazioni e contatti che percorsero il bacino del Mediterraneo in epoca pre-protostorica".
PREMIO CULTURA ANIMATA
assegnato da Andrea Artusi (presidente), Diego Cajelli, Andrea Voglino
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Sapiens?" di Bruno Bozzetto (Italia, 2023, 22’)
Motivazione: "
Solo un maestro del cinema d'animazione riconosciuto a livello internazionale come Bruno Bozzetto poteva riuscire nell'impresa di mettere in scena con tanta ironia e leggerezza, talvolta persino con humor, i dubbi sulla definizione che il genere umano ha dato di sé stesso. Interrogativi che emergono prepotenti di fronte alle laceranti contraddizioni che hanno punteggiato l'evoluzione della specie homo sapiens su temi come la guerra o il rapporto e la violenza contro gli animali e che hanno segnato e segnano la nostra memoria collettiva".
Menzioni Speciali
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The Family Portrait | Ritratto di famiglia" di Lea Vidakovic (Croazia/Francia/Serbia, 2023, 15’)
Motivazione: "
La giuria ha deciso di dare una menzione speciale a due altre opere in concorso. La prima è The Family Portrait della croata Lea Vidakovic per la qualità tecnica dell'animazione in stop motion e per il tono profondo e a tratti angosciante della narrazione".
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Il fiume e Nina" di Lorenzo Daniele (Italia, 2025, 6’)
PREMIO TRADIZIONI E CULTURE
assegnato da Duccio Canestrini (presidente), Corinna Del Bianco, Massimiliano Mollona
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Continuations/Hiwadabuki (Cypress bark roofing) | Continuità. Tetto in corteccia di cipresso" di Satoru Okabe (Giappone, 2024, 17’)
Motivazione: "
Il film premiato è Hiwadabuki del regista Satoru Okabe, presentato anche con il titolo inglese Continuations. Siamo in Giappone dove viene documentata la copertura del tetto di un tempio con strati di corteccia di cipresso, una pratica artigianale millenaria che si rende necessaria ogni 40 anni. Molto originale, ben girato e montato. Il ritmo del processo costruttivo si intreccia con quello della natura e di una sorprendente architettura tradizionale".
Menzioni Speciali
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Küttepuude hankimine | Legna da ardere" di Liivo Niglas (Estonia, 2024, 30’)
Motivazione: "
La prima segnalazione va a Küttepuude hankimine – Gathering firewood, del filmaker estone Liivo Niglas, girato tra i pastori di renne, in Siberia. Dove strappare al ghiaccio fascine di arbusti per fare il fuoco è un’impresa vitale. Un documentario di straordinario valore etnografico".
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Tiwanaku: sabiduría eterna | Tiwanaku: l’eterna saggezza" di Anaïs Pajot
Motivazione: "
La seconda menzione va al documentario boliviano “Tiwanaku: sabiduría eterna” della regista francese Anaïs Pajot. La sapienza di un popolo andino che vive a 3.800 metri di altitudine regala al mondo una commovente lezione di equilibrio, pace e armonia cosmica".
PREMIO STORIA E MEMORIA
assegnato da Isabella Bossi Fedrigotti (presidente), Maurizio Cau e Giuseppe Ferrandi
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Apoleon" di Amir Youssef (Francia/Egitto, 2024, 15’)
Motivazione: "
Quando il cinema poggia su un’idea forte, sa stupire anche con poco. È quanto accade in Apoleon, geniale rilettura in chiave postcoloniale della campagna napoleonica in Egitto. Sfidando la convenzionalità del racconto tradizionale e lavorando in chiave ironica sulla connotazione culturale del materiale conservato nei musei europei, il film di Youssef conduce lo spettatore in un viaggio inatteso alla scoperta dell’altra faccia dell’epopea del generale francese. Un’opera matura, dissacrante e radicale, capace di affrontare con leggerezza una pagina complessa del passato, fino a rimetterne in discussione i presupposti. Osservata dal punto di vista delle statuine conservate nelle sale del Musée de l’Armée, la storia prende tutta un'altra forma".
Menzione Speciale
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Diventare Matteotti" di Camilla Ferrari, Alberto Gambato (Italia, 2025, 44’)
Motivazione: "
Merita una menzione il film “Diventare Matteotti”, documentario basato principalmente sui suoi scritti, opera di Laura Fasolin, Camilla Ferrari e Alberto Gambato che del simbolo dell’antifascismo hanno voluto raccontare soprattutto la giovinezza trascorsa a Fratta Polesine, durante la quale il politico ha coltivato il suo senso di giustizia, che sarebbe stata la sua vocazione per tutta la vita. Severo è il racconto del ragazzo e del giovane uomo, senza fronzoli e insieme suggestivo, a tratti commovente. Di Giacomo Matteotti probabilmente sapevamo tutto, non però di questi suoi anni di formazione, di preparazione a quel che sarebbe diventato".
PREMIO NUOVI SGUARDI
assegnato alle opere prodotte da studenti di cinematografia o giovani registi, da Elettra Virginia Collini, Valeria Perrone e Matteo Ranzi
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O Corpiño" di Blanca Navarrete, Antía Rodeiro (Spagna, 2024)
Motivazione: "
Fin dalla prima visione l’opera ha suscitato un dibattito intenso, per la forza del tema affrontato e per la sensibilità con cui le registe hanno saputo raccontarlo. Il documentario si distingue per l’approfondita ricerca e l’attenta valorizzazione del materiale d’archivio, messo in dialogo con riprese inedite, in un lavoro di montaggio che restituisce con efficacia l’evoluzione di una tradizione religiosa radicata nel passato e ancora viva nel presente.
Il racconto, ampio e corale, non si limita alle dinamiche interne al santuario, ma restituisce un quadro complessivo della comunità di Lalín, arricchendo lo spettatore di dettagli che i resoconti mediatici tendono spesso a ridurre a semplici aspetti sensazionalistici. Le interviste, condotte con rara delicatezza, offrono voci e punti di vista personali che svelano percezioni intime e reazioni spontanee, capaci di rispecchiare quelle del pubblico stesso. La narrazione si mantiene priva di giudizio, lasciando spazio all’interpretazione individuale e invitando ciascuno a confrontarsi con la complessità del rito e con le sue trasformazioni. In questo equilibrio tra documentazione e rispetto, tra memoria storica e attenzione al presente, O Corpiño riesce a trasmettere l’importanza di conservare traccia di ciò che era, pur mettendo in luce le tensioni legate alla popolarità mediatica che inevitabilmente modifica l’essenza di un rituale antico. Per la sua capacità di unire rigore etnografico, cura visiva e sensibilità autoriale, il film di Blanca Navarrete e Anita Rodeiro rappresenta un esempio di cinema documentario che sa interrogare lo spettatore e mantenerne viva l’attenzione, motivo per cui la giuria ha scelto di premiarlo".
Menzione Speciale
Apoleon
Regia: Amir Youssef (Francia/Egitto, 2024)
Motivazione: "
La menzione speciale della categoria Nuovi Sguardi va invece ad un'opera che cattura l’attenzione dello spettatore per il peculiare ed intraprendente linguaggio visivo utilizzato durante la costruzione della narrazione: Apoleon di Amir Yousseff. Il film ci guida all’interno di una storia restituita attraverso il sapiente ed originale utilizzo cinematografico della collezione di statuette del Museo dell’esercito di Parigi che, con tono sarcastico e beffardo rispetto al consueto racconto storico, vuole raccontare le imprese di Napoleone Bonaparte da un differente punto di vista: Apoleon risulta non solo visivamente eccellente per quanto riguarda la ricercatezza delle immagini proposte, ma anche ironico e provocatorio per via dei suoi dialoghi che, con toni leggeri e mai forzati, mettono in discussione le narrazioni storiche occidentali, suggerendo preziosi ribaltamenti delle stesse e rendendo ancora più interessante la scelta del contesto museale come location prediletta dal regista in cui collocare la vicenda. Entrambi i film, arricchendo il patrimonio collettivo del RAM Film Festival attraverso il cinema e la memoria, ancora una volta sono occasione di riflessione e confronto sul mondo e sulle diverse realtà che ci circondano".
PREMIO FULLDOME e VR
assegnato da Andrea Cuoghi, Filippo Maria Pontiggia e Chiara Simoncelli
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God, Science, and our Search for Meaning | Dio, la scienza e la ricerca del senso della vita" di Dani LeBlanc (Stati Uniti, 2024, 30’)
Motivazione: "
Il film esplora le domande più antiche dell'umanità sull'origine dell'universo e il nostro ruolo dentro di esso, esaminando l'interazione tra scienza e religione, non solo nel passato, ma anche con prospettive rivolte al futuro. Lo fa utilizzando pienamente le potenzialità della tecnologia fulldome, con una narrazione coinvolgente e immersiva, che lascia lo spettatore incantato e incuriosito".
MENZIONE SPECIALE ARCHEOBLOGGER
assegnato da Giovina Caldarola, Marta Coccoluto, Antonia Falcone, Marina Lo Blundo, Mattia Mancini, Domenica Pate, Michele Stefanile, Alessandro Tagliapietra
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Vitrum - il vetro dei romani" di Marcello Adamo (Italia, 2025)
Motivazione: "
Un documentario che unisce il fascino del ritrovamento archeologico in fondo al mare con il racconto delle tecnologie antiche legate al vetro. Il film mette infatti al centro finalmente il vetro, rinvenuto in grandi quantità durante gli scavi, ma che rispetto alla ceramica risulta sempre minoritario, trascurato fino a qualche decennio fa e le cui problematiche sono pressoché sconosciute al pubblico dei non addetti ai lavori. Un team internazionale quasi tutto al femminile, l’attenzione alle questioni scientifiche ancora aperte, l'uso di ricostruzioni virtuali e di mappe interattive come ausilio fondamentale per la comprensione, l’allargarsi dello sguardo ai traffici commerciali del mondo antico, tutto contribuisce a valorizzare una struttura comunicativa scientifica, ma chiara e completa che rende il documentario fruibile da differenti segmenti di pubblico. Un connubio tra racconto accurato delle ricerca e narrazione emozionale, che di rado si vede in un film destinato al grande pubblico.
MENZIONE SPECIALE CINEMA.MO.RE.
assegnata da Michele Bellio per il Trento Film Festival, Andrea Morghen per il Religion Today Film Festival ed Eleonora Zen per il RAM film festival
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Wind's Heritage | L'eredità del vento" di Nasim Soheili (Iran, 2024)
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Il film rappresenta pienamente lo spirito dei tre festival nelle tematiche che propone. Con grande capacità di sintesi e uno splendido lavoro fotografico, unisce concetti fondamentali, quali il rispetto delle tradizioni, il senso di comunità e di identità culturale, la spiritualità che accompagna ogni individuo, sottolineata dalla solennità dei ritmi nella narrazione e nelle immagini, l’urgenza di trasmettere i saperi appresi dai propri antenati alle generazioni future, perché nulla venga perso per sempre".
29/09/2025, 11:28