VENEZIA 82 - I dati WIFTMI sulla rappresentatività di genere
Si è svolta durante l’
82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, la settima edizione del Seminario annuale sulla Parità di Genere e l’Inclusione nell’industria cinematografica, un appuntamento unico in Italia per continuità e rilevanza dei contenuti originali proposti.
Durante l’incontro sono stati presentati i dati di genere de La Biennale di Venezia relativi all’ultima edizione della Mostra, gli aggiornamenti e l’approfondimento sul cinema d’autore e di autrice supportato da Eurimages per il quadro europeo, i numeri italiani e le analisi del Ministero della Cultura con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Dopo aver investigato negli scorsi anni il lavoro, la visibilità e il ruolo delle registe, del cast e delle distribuzioni, Women in Film Television & Media Italia (WIFTMI) ha dedicato il suo focus alle produttrici, nel loro duplice ruolo di imprenditrici e sviluppatrici di talenti, in particolar modo femminili.
I DATI EUROPEI: SOLO IL 33% DI PRODUTTRICI, MA FORTE EFFETTO RETE E IMPATTO POSITIVO SULLA PARITÀ
Secondo l’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo, tra il 2019 e il 2023 le produttrici attive in Europa sono state il 33% del totale. I dati indicano che le produttrici tendono a lavorare in team ed evidenziano un importante effetto di rete: la presenza di una donna in un ruolo tecnico o creativo si traduce in una maggiore partecipazione femminile in altri reparti. Ad esempio, la quota di produttrici e compositrici risulta più alta quando la regista è una donna, e viceversa. Singoli progressi in un ambito hanno, quindi, la possibilità di avere un impatto positivo su altri: per questo WIFTMI vuole sottolineare il ruolo che le produttrici possono rivestire in questo circolo virtuoso di empowerment e crescita professionale.
ITALIA 2021-2023: SOLO IL 27% DELLE SOCIETÀ DI PRODUZIONE GUIDATO DA DONNE
A livello nazionale la quinta annualità della Ricerca Gender Balance in Italian Film Crews a cura della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo - Ministero della Cultura e Università Cattolica del Sacro Cuore presentata durante il Seminario veneziano restituisce per la prima volta un’immagine articolata delle produttrici italiane e delle loro aziende. Tra il 2021 e il 2023 solo il 27% delle società di produzione che hanno beneficiato di aiuti pubblici era guidato da donne. I progetti sviluppati da aziende con leadership maschile hanno avuto un costo medio pari a 2,3 milioni di euro, mentre ammonta a 1,3 milioni quello delle società guidate da donne. Le imprese con amministratrici donne hanno mostrato una maggiore propensione alla sperimentazione, producendo più opere prime e seconde, contribuendo significativamente al rinnovamento e alla diversificazione del panorama cinematografico.
WIFTMI SUI TEAM PRODUTTIVI: PREVALENZA MASCHILE (67%-71%) IN CONCORSO, ORIZZONTI E FUORI CONCORSO A VENEZIA82
A questi dati si sono aggiunte le analisi di WIFTMI sui film selezionati per la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica 2025. In Concorso su 21 titoli ben 18 risultano avere almeno una produttrice (86%) nel team produttivo. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, questi team misti si rivelano a maggioranza maschile (67%). In assoluto i team a maggioranza maschile sono invece il 71%. I team a prevalenza femminile contano per il 19%, mentre i team bilanciati (50% femminile, 50% maschile) sono il 10%. Nella sezione Fuori Concorso Fiction la presenza di produttrici ha riguardato 7 titoli su 11 (64%), ed anche in questo caso in larga misura con compagini a maggioranza maschile. Nel concorso Orizzonti su 19 titoli 16 hanno avuto almeno una produttrice (84%), ma nessun team è a prevalenza femminile, mentre le presenze risultano bilanciate nel 16% dei casi. In conclusione, le produttrici sono presenti in misura rilevante, lavorano per lo più in team, ma raramente si trovano in posizione di maggioranza.
WIFTMI ha successivamente constatato che non esistono ricerche dedicate alle produttrici italiane e che a livello internazionale l’attenzione al loro lavoro resta limitata rispetto, ad esempio, a quella riservata alle registe. Un segnale positivo arriva però dalla storia dei David di Donatello: dal 2011 in avanti tra i candidati sono sempre state presenti produttrici, e nel 2025, per la prima volta, tutti e cinque i film selezionati hanno avuto almeno una produttrice e hanno visto la vittoria del team produttivo di "Vermiglio" di Maura Delpero (qui anche produttrice). Un trend in crescita che conferma il loro peso nell’industria, e che va sostenuto con politiche mirate.
L’incontro veneziano ha offerto la possibilità di riflettere su come si diventa produttrice e sui pro e i contro che caratterizzano costantemente il settore. I racconti delle ospiti - le produttrici Nadia Trevisan, CEO di Nefertiti Film, in concorso nella sezione Orizzonti con “Un anno di scuola” di Laura Samani, ed Ines Vasiljević, CEO di Nightswim, nella sezione Fuori Concorso Fiction con “La valle dei sorrisi” di Paolo Strippoli - hanno confermato la necessità di conoscere meglio le strade che portano alla produzione e che consentono la costruzione di strategie produttive resilienti.
L’APPELLO DI WIFTMI E NUOVE INIZIATIVE: UN PREMIO PER PRODUZIONI INCLUSIVE E UN PERCORSO FORMATIVO GRATUITO PER PRODUTTRICI
«Capire le specificità delle professioni dell’audiovisivo è fondamentale per comprendere le criticità e le opportunità che le professioniste incontrano. Le produttrici si trovano a uno snodo fondamentale ma ancora poco esplorato tra imprenditorialità e creatività, tra sviluppo e ricerca che può favorire la crescita di altre professioniste quali sceneggiatrici, registe ed altre ancora, e contribuire in questo modo, fattivamente, a ridurre il disequilibrio di genere. Le loro diverse sensibilità, esperienze, competenze sono preziose per la nostra industria e possono attivare processi virtuosi di inclusione e professionalizzazione, raggiungendo allo stesso tempo il pubblico con quelle storie che ancora mancano», ha dichiarato Domizia De Rosa, Presidente di WIFTMI. Concludendo: «La nostra associazione invita le associazioni di settore, gli enti, le istituzioni e le università a proseguire lo scambio vitale di informazioni, a porre in evidenza il lavoro delle produttrici italiane e a rivelarne la storia fin qui inesplorata».
Infine, a conferma del proprio impegno, Women in Film, Television & Media Italia (WIFTMI) ha annunciato di essere al lavoro, insieme alla Presidente di CNA Cinema e Audiovisivo Toscana Centro, Emanuela Mascherini, al relativo Direttivo e in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana – Area Cinema, su due iniziative: l’istituzione di un premio destinato alle produzioni che valorizzano le differenze di genere, e un percorso formativo gratuito rivolto alle produttrici donne, con l’obiettivo di accrescerne le competenze e favorirne la crescita professionale.
15/09/2025, 11:43