VENEZIA 82 - IL MOSTRO di Stefano Sollima
Una ferita profonda e indelebile attraversa la storia d’Italia: una vicenda ancora avvolta nel mistero, un giallo inquietante che continua ancora oggi a suggestionare e a nutrire i nostri incubi. Il Mostro di Firenze è il “protagonista” della nuova serie Netflix “
Il Mostro”, diretta da
Stefano Sollima, anche creatore insieme a Leonardo Fasoli, presentata in anteprima Fuori Concorso alla 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, e disponibile sulla piattaforma streaming in 4 episodi dal 22 ottobre. Con Marco Bullitta, Valentino Mannias, Francesca Olia, Liliana Bottone, Giacomo Fadda, Antonio Tintis e Giordano Mannu.
Otto coppie massacrate nelle campagne dei dintorni di Firenze mentre erano appartate in auto, tra il 1968 e il 1985: stesso scenario, stessa modalità, stessa arma, una beretta calibro 22. Diciassette anni in cui la spensieratezza e la passione della giovinezza hanno lasciato il posto all’angoscia e al terrore, colpendola dritta nella sua intimità. Il concetto dell’assassino seriale entra così in Italia di prepotenza nel linguaggio collettivo.
Sollima torna alle origini del Mostro, a partire dalla prima indagine, ricostruendo una delle inchieste più lunghe e controverse della storia italiana. Un racconto che attraversa documenti, ipotesi e piste ancora oggi oggetto di dibattito, ripercorrendo nel particolare la “pista sarda”, forse poco nota rispetto a quella mediatica e analizzata nei minimi dettagli di Pacciani e i “compagni di merende”. Ogni episodio indaga uno dei possibili colpevoli, come Stefano Mele e Francesco Vinci, mostrando come i mostri in questa lunga e irrisolta storia siano tanti, e non solo chi si è effettivamente macchiato di questi delitti. Delitti ammantati da un agghiacciante odio verso le donne, molti anni prima che si parlasse di femminicidi, frutto di una società profondamente patriarcale. Nei suoi attacchi, infatti, l’assassino colpiva prima gli uomini per eliminare gli “ostacoli”, per poi accanirsi senza pietà sulle donne, asportando poi le parti intime.
“Normalmente la verità è una”, dice l’investigatrice che si occupa del caso (Liliana Bottone) a Mele che continua a cambiare versione dei fatti, ma in questa vicenda col tempo, come la cronaca ci insegna, numerose piste e teorie si alterneranno, non arrivando mai a una risoluzione del caso.
Il regista di “Suburra” e “Gomorra – La serie” dirige una serie “anomala”, scegliendo di concentrarsi in maniera approfondita sulle storie dei protagonisti, senza sfociare in banali sensazionalismi, ma ricostruendo con puntualità anche le scene del delitto, avendo di conseguenza poco spazio da dedicare alla creatività, e lasciando aperte tante domande, così come accade nella realtà.
La tensione è sempre alta, e non c’è mai scampo all’orrore anche dietro le mura domestiche: ne “Il Mostro”, forse più che in altri lavori di Stefano Sollima, non c’è una tregua, si viene continuamente coinvolti nella storia, nera, disperata, senza speranza, sottolineata dalla cupa fotografia di Paolo Carnera e dalle inquietanti musiche di Alessandro Cortini.
05/09/2025, 08:00
Caterina Sabato