VENEZIA 82 - In programma la presentazione del libro
"Predator: Un mito tra fantascienza e antropologia"
Il saggio '
Predator: Un mito tra fantascienza e antropologia' di Andrea Guglielmino, Gianmarco Bonelli e Guglielmo Favilla, edito da Weird Book, sarà presentato al Lido di Venezia, Hotel Excelsior, Sala Tropicana 2 il 3 settembre alle ore 10.00, nella cornice della Mostra del Cinema. Modera Emanuele Rauco, giornalista, critico e selezionatore della Mostra.
La saga cominciata nel 1987 con il classico di fantascienza di John McTiernan – nel libro è presente un’intervista al regista, insieme ad altre due preziose testimonianze di Stephen Hopkins e Chris Warner, rispettivamente autore del secondo capitolo e dei fumetti dedicati alla serie – vive proprio quest’anno una seconda giovinezza, grazie all’uscita del film animato Predator: Killer of the Killers e all’imminente arrivo di Predator: Badlands, entrambi diretti da Dan Trachtenberg, che ha preso in mano le redini del franchise con Prey del 2022.
Il 2025 è dunque l’anno degli Yautja, la specie aliena di cui le creature protagoniste fanno parte!
Il testo non si limita a un’indagine cinefila e compilativa ma inquadra il mito in un inedito contesto socio-antropologico, affrontando argomenti come il rimando a miti ancestrali che si basano sull’incontro e lo scontro delle culture nomadi con quelle sedentarie, al contrasto tra Natura e Cultura, tra Magia e Tecnologia, fino ad arrivare alla struttura “a caste” della società in cui gli alieni Yautja sono organizzati. Come ogni Mito, anche quello del Predator deve essere mutevole per adattarsi alla società e al momento storico che lo accoglie.
Ma c’è anche una parte squisitamente pop, che dimostra come il Predator si presti ad affiancarsi o a scontrarsi con una gran parte di personaggi dell’immaginario comune, da Batman e Judge Dredd passando per i lottatori di Mortal Kombat e ovviamente il suo eterno rivale Alien. Il Predator sta bene su tutto… ma anche contro tutto, e gli autori, a loro volta critici, giornalisti ed esperti di pop culture analizzano lucidamente il perché.
Il saggio è impreziosito dalla splendida copertina di Giorgio Finamore e da illustrazioni di artisti come Mauro ‘Manthomex’ Antonini, Oscar Celestini, Federico Sfascia, Tommy Eppesteingher, Maria Pina Sorighe, Giovanni Ventre, Walter Trono, Paolo Cioni, Fabrizio De Fabritiis e Mirko Cusmai.
25/08/2025, 15:06