FILM FESTIVAL DELLA LESSINIA 31 -Dal 22 al 31
agosto circa 100 eventi a Bosco Chiesanuova
I diritti dei popoli, le migrazioni, le prevaricazioni sugli umili, le sfide climatiche, la modernità in rapporto alle tradizioni, la perdita o la ricerca delle proprie radici, gli interrogativi sul futuro delle nuove generazioni. Sono alcuni temi che percorre il programma cinematografico della trentunesima edizione del
Film Festival della Lessinia (FFDL): la rassegna cinematografica internazionale dedicata a vita, storia e tradizioni in montagna che dal 22 al 31 agosto 2025 invita ad alzare lo sguardo, per andare oltre il confine.
Tutto in circa 100 eventi, lungo dieci giorni di programmazioni in sala, sul grande schermo del Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova (Verona), e appuntamenti collaterali che spaziano dalle presentazioni editoriali alle tavole rotonde, dalle escursioni alla scoperta del territorio ai laboratori per i più piccoli, dalle mostre ai concerti. Tra gli ospiti in Lessinia: in dialogo a Parole alte il musicista, scrittore, attore e intellettuale Moni Ovadia; il drammaturgo, regista, autore e attore Marco Paolini, ospite d’onore del Festival.
Il tema. Il tema dell’edizione 2025 è “
il confine” inteso nelle sue accezioni geografiche, antropologiche, culturali, simboliche, religiose. Il confine permeabile, come opportunità per sconfinare fisicamente e spiritualmente; come luogo di incontro, di opportunità; il confine che l’Uomo impone agli animali e alle piante, che dovrebbe porsi nell’interferire con le leggi naturali, che è pretesto per prevaricazioni e guerre. Lo stesso manifesto riprende questo concetto: “Circoscrivere lo sguardo, scegliere l'inquadratura, delimitare il campo d'osservazione, darsi un confine per scoprire che la montagna e le sue storie sconfinano sempre”.
Cortometraggi e lungometraggi, documentari, film a soggetto, animazioni, ibridi. Il programma cinematografico dell’edizione 2025 si articola in 7 sezioni di film in concorso e fuori concorso: Concorso, Montagne italiane, FFDLgreen, FFDL+, Retrospettiva, Omaggio, Eventi speciali.
Il Festival presenta 86 film da 35 Paesi, con 8 anteprime mondiali e 28 italiane, selezionati dalla commissione di selezione tra circa mille opere prese in considerazione e presentati nel corso di 40 sessioni di proiezione nella sala del Teatro Vittoria. Di questi, 9 opere cinematografiche arrivano da Paesi di cinematografie emergenti (Giordania, Palestina, Ciad, Benin, Macedonia del Nord, Taiwan, Tailandia, Lettonia, Vietnam) con 50 registi e 47 registe. Tra i film della selezione ufficiale, 35 saranno disponibili (dal 22 agosto al 7 settembre) sulla piattaforma MyMovies.
Quanto al concorso, sono 23 i film – tra lungometraggi, cortometraggi e film di animazione – a competere per la Lessinia d’Oro per il miglior film in assoluto, la Lessinia d’Argento per il miglior lungometraggio e per il miglior cortometraggio, il Premio della Giuria. Giuria internazionale che è composta da: Matthias Heinrich Bauer (Germania), Lucía Contreras Howard (Messico), Inés Garcia (Francia), Maksym Melnyk (Ucraina) e Alberto Rizzi (Italia).
Giurie indipendenti assegnano i premi speciali: Premio Montagne Italiane per il miglior film della sezione Montagne Italiane concesso dalla Cassa Rurale Vallagarina; Premio al Futuro per il miglior film di un regista giovane concesso dal Curatorium Cimbricum Veronense in memoria di Piero Piazzola e Mario Pigozzi; Green Planet Movie Award per il miglior film della sezione FFDLgreen concesso da My Planet 2050; Premio Parco della Lessinia per il miglior film che indaga il rapporto tra l’Uomo e l’ambiente montano concesso dal Parco Naturale Regionale della Lessinia; Premio MicroCosmo assegnato dalla giuria di detenuti della Casa Circondariale di Verona; Premio dei Bambini e Premio del Pubblico.
Il
Film Festival della Lessinia si unisce agli altri festival cinematografici italiani che hanno accolto l’invito dell’Afic, l’Associazione festival italiani di cinema, ad aderire alla campagna R1PUD1A di Emergency, per riaffermare il rifiuto della guerra come sancito dall’articolo 11 della Costituzione.
Nella sezione Concorso la rassegna presenta opere cinematografiche che affrontano la tragica attualità dei conflitti in Medio Oriente. Storie di coraggiosi attivisti, di deportati in un campo profughi che doveva essere loro dimora provvisoria, di famiglie spezzate. Le miniere di montagna diventano luoghi inospitali, nei quali si vivono condizioni estreme.
Il Festival percorre il mondo per raccontare storie di donne e di bambini, di tradizioni folcloristiche e di antichi personaggi. Per ritornare poi in Lessinia con un’opera cinematografica dedicata all’altopiano.
Non manca lo sguardo alla sostenibilità nei 10 film della sezione FFDLgreen che illustrano tematiche di salvaguardia ambientale: realizzati secondo criteri ecosostenibili, partecipano all’assegnazione del premio “Green Planet Movie Award”. Altrettante sono le proiezioni dedicate alle Montagne italiane, la cui sezione presenta una nutrita rappresentanza di film italiani a raccontare principalmente il legame cercato, perduto, ritrovato tra gli uomini e la terra.
Sono 26 i film di animazione e cortometraggi per bambini e adolescenti della sezione FFDL+: una selezione internazionale che narra della natura, del rapporto tra il mondo dell’infanzia e quello adulto, degli interrogativi di fronte alle sfide climatiche.
Il tema del confine ritorna infine nella Retrospettiva.
Ospite di Parole alte (27 agosto) per dialogare e far riflettere sul tema dei confini, in un tempo drammaticamente segnato da nuove migrazioni e da guerre, è
Moni Ovadia. Musicista, scrittore, attore e intellettuale porta la sua voce coraggiosa al Festival: egli stesso migrante, arrivato a tre anni in Italia dalla Bulgaria, da ebreo ha denunciato il “genocidio intenzionale” che sta avvenendo a Gaza.
Regista, attore e autore
Marco Paolini è l’ospite d’onore del Festival (31 agosto) per ricevere il
Premio “Protagonisti del Tempo” ed essere presente alla proiezione del film "
Mar de Molada" di Marco Segato. Il legame di Paolini con le terre alte traspare fin da Il racconto del Vajont. La montagna ritorna nei testi dedicati a Luigi Meneghello, Mario Rigoni Stern, London, appare a teatro nei Bestiari, negli Appunti e nei Filò o nei progetti come Fén.
Antropologo e profondo conoscitore di molte culture umane di ogni parte del mondo, Marco Aime arriva al
Film Festival della Lessinia per presentare il suo libro "
Confini. Realtà e invenzioni "(Edizioni Gruppo Abele, 2023) dove esplora le innumerevoli sfaccettature di questo concetto.
Sono in programma eventi per il centenario dalla prima discesa nella Spulga della Preta nel 1925, l’abisso del Corno d’Aquilio (Sant’Anna d’Alfaedo). Il Centro Socio Culturale ospita la mostra "
Cento anni nell’abisso", a cura di Francesco Sauro e Paola Beccherle, con percorsi multimediali tra cui una discesa virtuale con immagini a 360° nel Primo Pozzo della Preta.
Nell’Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai, il Festival ospita un convegno e una mostra realizzati in collaborazione con il Cai Veneto. All’acqua è dedicata, presso la sede del Cai Lessinia, la mostra "
Freeze the Future – Preserviamo i ghiacciai", proteggiamo il futuro organizzata con la Società alpinisti trentini (Sat) di Trento.
A cinquant’anni dalla morte di Emilio Lussu - scrittore, militare, politico – è dedicato un reading teatrale e musicale ispirato alle pagine del libro "Un anno sull’Altipiano di Emilio Lussu".
Nell’anno in cui il Festival indaga sul concetto di confine, la mostra di immagini e testi del fotografo naturalista Manuel Panarotto, "
Oltre i pascoli della Lessinia", dimostra come i limiti datisi dagli uomini siano insensati per gli animali. Con Ottavio, il cagnolino che ha adottato, Panarotto è riuscito a dare immagini e voce agli abitanti dei boschi e dei pascoli della Lessinia in un libro, ora mostra “itinerante” negli esercizi commerciali di Bosco Chiesanuova, riuniti da Assobosco.
L’Archivio di Stato di Verona conserva un patrimonio di oltre tremila rappresentazioni cartografiche storiche della provincia di Verona e, particolarmente interessanti, sono le raffigurazioni dei confini sulle mappe settecentesche. Quelle esposte nella mostra "
Gli alti Lessini nelle mappe settecentesche", a cura di Gianmarco Lazzarin, costituiscono una concreta testimonianza di un patrimonio cartografico prezioso per comprendere l’evoluzione dei confini sulla montagna veronese.
Oltre al Teatro Vittoria, lo spazio d’incontro di piazza Marconi ospita: la Libreria della Montagna, aperta tutti i giorni con una selezione di libri sui temi del Festival; la Trattoria Sociale con piatti della tradizione enogastronomica della Lessinia, a cura della Cooperativa Sociale Panta Rei, in partnership con il progetto della pizzeria sociale “I Roersi”; l’Osteria del Festival con caffè e ristorante; un palcoscenico per gli incontri della rassegna letteraria Parole alte, l’aperitivo con il regista e i concerti.
Il
Film Festival della Lessinia è un concorso cinematografico internazionale esclusivamente dedicato alla vita, alla storia e alle tradizioni in montagna. Nato nel 1995 su iniziativa del Curatorium Cimbricum Veronense come rassegna videografica sulle terre alte veronesi, nel tempo ha allargato l’interesse alle montagne di tutto mondo. Tenutosi nel 1995 a Bosco Chiesanuova e nel 1996 a Erbezzo, è stato ospitato dal 1997 al 2006 a Cerro Veronese, dove si è affermato come concorso cinematografico internazionale. Dal 2007 la sede ufficiale è Bosco Chiesanuova, dove il Teatro Vittoria ospita le giornate di proiezione tra la penultima e l’ultima settimana di agosto. Dal 1997 il Festival è diretto dal regista e autore Alessandro Anderloni.
01/08/2025, 16:40