Note di regia del documentario "Stanze"
In questo cortometraggio, invece che descrivere la vita e la routine all’interno del Nucleo Alzheimer, ho preferito costruire una narrazione audiovisiva partendo da un mio ricordo, rendendo questo luogo e i suoi residenti gli assoluti protagonisti di un intimo racconto. La mia è una riflessione sull’invecchiare, sulla malattia e sull’importanza di conservare la propria memoria, soprattutto nei confronti di quei brevi momenti di tenerezza in cui si manifestano fragilità e bellezza. La camera, scandita dal ritmo della voce fuori campo, si aggira composta all’interno del Nucleo, il cui sguardo fisso si distende su un tempo sospeso, alla ricerca di un dialogo fra immobilità e movimento.
Amedeo Sartori