APIC - Cinema Revolution: un'occasione mancata per il cortometraggio
Nonostante il massiccio investimento istituzionale nella campagna Cinema Revolution, il Ministero della Cultura (MIC) prosegue nella sistematica esclusione del genere cortometraggio dalle politiche di promozione e sostegno alla filiera audiovisiva nazionale.
A denunciarlo è ancora una volta l'
APIC - Associazione Produttori Indipendenti Cortometraggio, che ribadisce come ancora una volta il formato breve venga ignorato, nonostante la sua rilevanza crescente sia in termini artistici che industriali.
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Non comprendiamo la persistente marginalizzazione del cortometraggio da parte del MIC. L’iniziativa Cinema Revolution avrebbe potuto rappresentare un’occasione strategica per favorire la circuitazione del corto nelle sale cinematografiche, ma è stata deliberatamente disattesa,” dichiara Alessandro Costantini, Presidente di APIC.
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Alla luce dell’ingente stanziamento economico per la campagna, era lecito aspettarsi una quota specificamente destinata al sostegno del cortometraggio. Così facendo, si è persa l’ennesima opportunità per riconoscere il valore industriale e culturale di un linguaggio fondamentale per il ricambio generazionale, la sperimentazione e la scoperta di nuovi talenti,” conclude Costantini.
APIC rinnova pertanto l’appello al MIC affinché il cortometraggio venga pienamente integrato nelle future progettualità di sistema, sia in termini di risorse che di visibilità, e sollecita una revisione delle strategie di promozione culturale e distributiva, per garantire al formato breve il ruolo che merita nel panorama cinematografico nazionale ed europeo.
10/06/2025, 12:00