Note di regia di "Poveri Noi"
Amicizia: una parola spesso banalizzata, svuotata e violentata. Qualcosa che è difficile definire e che si può riconoscere veramente solo dai gesti compiuti. Soprattutto quando sono totalmente inaspettati. E la sorpresa e la meraviglia che avviene nei momenti in cui questo accade è quello che voglio raccontare in questo film.
Due amici si ritrovano dopo trent’anni: uno ha perso tutto ed è in vera difficoltà, l’altro ha continuato con la sua vita di sempre. Il primo, nonostante fossero un tempo amici veri, ha tradito il secondo e poi si sono persi. Ma questo non impedirà ai due di recuperare l’energia e la leggerezza dei vecchi tempi, riuscendo a smussare i rancori accumulati e a ricostruire insieme, in nome della gratitudine, il loro futuro. In un momento in cui l’unica forma di amicizia che sembra affermarsi è quella virtuale, credo profondamente necessario raccontare la storia di Edoardo, Ottavio e delle loro famiglie, compiendo un viaggio tra ricordi, risate, litigi e sogni. E riscoprendo l’amicizia, quella vera.
Fabrizio Maria Cortese