Note di produzione di "Maschi Veri"
Scrivere Maschi Veri, la versione italiana di Machos Alfa, è stata una sfida tanto entusiasmante quanto complessa. Adattare una serie di successo come quella spagnola, che gioca con i ruoli maschili nella società contemporanea, significava non solo tradurre battute e situazioni, ma anche reinterpretarle nel nostro contesto culturale, con dinamiche e riferimenti più vicini al pubblico italiano. Il lavoro di adattamento ha richiesto un sottile equilibrio tra fedeltà al format e scrittura di nuove parti originali. Alcune situazioni della versione spagnola funzionavano perfettamente, altre invece dovevano essere reinventate per risultare efficaci nel nostro contesto e alla nostra sensibilità. Un lavoro specifico ha riguardato la scelta del giusto tono di umorismo: se quello spagnolo spesso punta su un’ironia diretta e una comicità più fisica, in Italia il sarcasmo e il gioco sui sottintesi risultano spesso più efficaci. Per questo, nel solco della tradizione della commedia di casa nostra, abbiamo cercato di trovare un umorismo più caldo ed emotivo, per poter raccontare anche in modo più profondo i nostri protagonisti e le loro vicissitudini sentimentali. Abbiamo lavorato su Mattia, Luigi, Massimo e Riccardo, i nostri quattro protagonisti, trasformandoli in uomini che riflettono le incertezze, i paradossi e le contraddizioni della mascolinità italiana di oggi. Una volta scelto il cast è stato ancora più stimolante lavorare sulle specificità dei quattro attori, trovando anche grazie a loro una strada differente e originale rispetto agli omologhi spagnoli. Un aspetto centrale è stato il rapporto tra i protagonisti e le donne della serie; abbiamo voluto che le loro partner non fossero semplici figure di supporto, ma personaggi con una loro forza, capaci di ribaltare le aspettative e mettere in crisi i modelli maschili tradizionali, nel tentativo non solo di dar vita a dialoghi brillanti e situazioni divertenti, ma anche a momenti di riflessione più profondi. Un’altra sfida è stata l’ambientazione: abbiamo cercato di raccontare l’Italia attraverso le vite e i lavori dei quattro protagonisti, dal lavoro di guida turistica di Mattia che ci permette di mostrare Roma e le sue bellezze, a quello di autista degli autobus di Luigi che racconta difficoltà e frustrazione di chi per lavoro gira in una grande città. La speranza è quella di aver scritto una serie che rispetti lo spirito dell’originale ma parli direttamente al nostro pubblico, con riferimenti, sensibilità e dinamiche che appartengono al nostro Paese.
Furio Andreotti, Giulia Calenda e Ugo Ripamonti