FRANCESCA E GIOVANNI - La storia vera di
Francesca Morvillo e Giovanni Falcone
"
Francesca e Giovanni. Una storia d’amore e di mafia" è un’opera della maturità, firmata dalla coppia registica
Simona Izzo -
Ricky Tognazzi. Oltre quarant’anni di esperienza come attore e regista e per lui; nella sceneggiatura, nella recitazione, nel doppiaggio e nella direzione per lei, si sono riversati in un film ben riuscito: struggente per le corde profonde dei sentimenti che svela; toccante per la drammaticità degli eventi raccontati, legati alla piaga della criminalità organizzata nel nostro paese.
Nell’arco temporale che va dal 1979 al 1992, il film ripercorre le vicende dei due protagonisti, Francesca Morvillo (
Ester Pantano) e Giovanni Falcone (
Primo Reggiani), entrambi magistrati impegnati in prima linea nella lotta alla mafia, in Sicilia e non solo. Nella storia d’amore, che pervade ogni fotogramma del film, si riverbera il dramma degli omicidi di mafia avvenuti in Italia dagli ’70 in poi, insieme alle piaghe della corruzione, violenza, omertà ad essi collegate. Attraverso la vita di quelli che possiamo definire due eroi civili del nostro tempo, veniamo a conoscenza di come si sono svolti i fatti di cronaca più efferati, delle difficoltà incontrate dai due rappresentanti dello Stato e della Legge; si racconta dell’introduzione del reato, nel codice penale italiano, di associazione mafiosa; del terremoto nelle fila criminali provocato delle rivelazioni del pentito Buscetta; del maxi-processo di Palermo della seconda metà degli anni ’80. Si ripercorre la carriera dell’uomo di giustizia che ha dato un importantissimo contributo alla lotta alla mafia, fino al suo trasferimento da Palermo a Roma, dopo che aveva accettato la carica di direttore dell’Ufficio affari penali al Ministero di Grazia e Giustizia, propostagli dall’allora ministro Claudio Martelli. Evento, quest’ultimo, che precede di poco la tragica fine di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, avvenuta a causa di un attentato mafioso, il 23 maggio 1992, sull’autostrada che collega l’aeroporto di Punta Raisi a Palermo, in prossimità dello svincolo di Capaci.
Il racconto degli eventi drammatici della società italiana è filtrato dalla vita dei due protagonisti, dalla loro incontenibile storia d’amore: una cassa di risonanza che conferisce un particolare spessore al film e la capacità di arrivare, come un cazzotto, dritto alla pancia dello spettatore. Il film restituisce lo sgomento, l’inquietudine, il carattere intrepido dei due protagonisti; racconta il coraggio, di chi quegli eventi ha vissuto sulla propria pelle, incurante del pericolo. Un film di fiction che centra perfettamente l’obiettivo narrativo, laddove film più didascalici non sono arrivati.
15/05/2025, 17:42
Elisabetta Vagaggini