Note di regia di "Il Tempo Nascosto"
Questo cortometraggio nasce per un incontro che ho avuto con un bambino intento a nascondere nel cavo di un albero un tesoro di diecimila anni. Quel bambino era convinto di poter nascondere il tempo e di poterlo poi recuperare una volta divenuto adulto. Quest’idea mi colpì moltissimo: poter manipolare il tempo come fosse un oggetto. Solo la mente di un bambino poteva raggiungere una tale libertà di pensiero. Così ho pensato a cosa avrebbe potuto provare quello stesso bambino una volta cresciuto, quando sarebbe tornato a quell’albero cavo, ormai consapevole delle cose del mondo, privato di qualsiasi illusione, costretto a confrontarsi con quel sogno infantile che lo aveva posseduto, quel sogno di spensieratezza e di immortalità che è svanito. Adesso a sostituirlo non è rimasto che il dolore.
Giovanni Soldi