CHI SONO IO - I mille volti della persona
A Pirandello sarebbe piaciuto molto il film di
Roberto Gasparro "Chi sono Io", che mette al centro della trama le varie maschere e le tendenze perverse che spesso entrano di soppiatto nelle nostre vite, oggi dominate dai social networks e da una dipendenza sempre più malata dai telefoni cellulari. Tutti i personaggi del film saranno costretti ad affrontare le loro menzogne, all’interno di un nucleo familiare che sembra distruggersi sotto i colpi della tecnologia usata a fini parafiliaci. Due amiche, una famiglia intrisa di segreti indicibili, colpi di scena e immoralità. Torna in mente i personaggi estremi di Teorema di Pasolini, per la durezza e le scene di erotismo cupo e inspiegabile per la società borghese, abituata a relazioni standardizzate e a schemi relazionali fuori dal tempo.
In "
Chi sono Io" c’è anche l’interessante scontro generazionale tra la visione del sesso dei genitori e quella delle nuove generazioni. Il tema di fondo del film è però il desiderio di accettazione, la voglia di comunicare, la menzogna dei rapporti, come in un omaggio moderno al capolavoro “
Uno nessuno, Centomila” di Pirandello.
Il lavoro di Gasparro è ben scritto e la regia sostiene saldamente gli attori che interpretano i personaggi in maniera convincente. Peccato per i limiti tecnici e di cura dei dettagli delle location e della fotografia che non sono all’altezza della storia. Con un budget più alto probabilmente il film avrebbe potuto essere più piacevole e accattivante e dare una maggiore professionalità al progetto.
10/05/2025, 10:49
Duccio Ricciardelli