Note di regia di "Sole Spento Tutto Ok"
Ho scritto un testo a quattro mani, col defunto poeta Attilio Lolini. Parole stratificate, come detriti lasciati dal tempo, un intreccio di voci che si fondono nel disincanto. Questa non è una celebrazione, ma un rituale di decadimento: il sole, l'astro che ci nutre e la nostra condanna. Una luce che acceca, brucia e rivela il crollo silenzioso di un Occidente che si esaurisce nella propria rappresentazione. Lo spettacolo del presente si manifesta come declino, una messa in scena, una truffa dove ogni cosa è fagocitata e riproposta come merce. L'analfabetismo si fa linguaggio, la perdizione come sublimazione del fallimento e la distruzione culturale non cerca eroi ma ombre. Un inno alla dissoluzione e alla riscoperta del margine, uno sguardo che non cerca di costruire ma di esporre il collasso. Immondizia, materia ultima e prima, paesaggio del nostro presente e possibile avvenire.
Io e Giacomo Laser ci siamo chiusi tre giorni nel nostro studio al buio, privandoci della luce e girando il film.
Luca Sorgato