Il grande problema che ci si è posto davanti dovendo parlare di una storia così difficile è stato sicuramente scegliere il modo in cui raccontarla.
Con il gruppo di lavoro formatosi all’interno delle specializzazioni in Filmmaking, Sceneggiatura e Postproduzione della Scuola di Cinema “Sentieri Selvaggi” abbiamo passato settimane a riflettere e a consumare documentari su documentari, quando ad un tratto la soluzione più semplice si è rivelata la migliore. I dubbi etici sono stati la parte cruciale delle nostre riunioni di preparazione: “Come ci approcciamo ad una famiglia che ha subito un lutto così importante?”, “Quale punto di vista seguiamo?”, “Quanto possiamo scavare nei sentimenti di queste persone?”.
Opere come Grizzly man di Werner Herzog hanno fortemente influenzato le nostre scelte, portandoci infine a pensare che per tre giovani registi alla loro opera prima, il modo migliore di trattare l’argomento fosse l’emotività, il mettersi in gioco – e in scena – in prima persona. Entrando in contatto con chi ha vissuto questa storia da vicino, abbiamo costruito il progetto man mano, immergendoci sempre di più nella vicenda, siamo entrati in sintonia con qualcuno che non abbiamo mai avuto la possibilità di conoscere, scoprendo anche una nuova parte di noi.
Diego Drago,
Fabio Lipari e
Maria Torluccio