Il cortometraggio ispirato alla figura dell’indimenticabile campione dell’Inter Armando Picchi, “
L’ultima figurina”, ha vinto la prestigiosa Mention d’Honneur nella sezione Football Short ai cosiddetti Oscar della Televisione e del Cinema Sportivo la cui premiazione si è tenuta a Milano sabato 9 novembre nell’ambito delle finali mondiali dello Sport Movies&Tv 43° Milano Ficts International Festival, la più importante manifestazione di cinema sportivo a livello mondiale, l’unica riconosciuta dal CIO (Comitato Internazionale Olimpico). Una 5 giorni di incontri e proiezioni delle migliori opere cinematografiche e televisive dedicate allo sport e provenienti da 52 paesi e 5 continenti, alla presenza di celebri ospiti del mondo del Cinema e dello Sport olimpico.
Il film parla della storia antica e recente della gloriosa Unione Sportiva Livorno 1915 attraverso la magica avventura di due giovani protagonisti e una misteriosa figurina del 1958-59, citando direttamente e indirettamente intramontabili campioni del calcio italiano: da Igor Protti a Miguel Vitulano, fino a Cristiano Lucarelli, ma soprattutto il mitico Armando Picchi, terzino della nazionale e dell’invincibile Inter di Herrera.
“Il calcio e lo sport in generale – afferma il regista - sono Cultura e lanciano messaggi fondamentali dal punto di vista culturale e sociale soprattutto per le nuove generazioni, in qualsiasi forma li si racconti, dallo spot al documentario, fino alla fiction come “L’ultima figurina”. Festival come questi permettono di arrivare in tutto il mondo con i messaggi e i princìpi universali e fondanti della cultura e, in questo caso, dello sport. Nei miei progetti prendo spesso come ispirazione o riferimento delle figure storiche del passato, altre volte è successo con Amedeo Modigliani, Giorgio Caproni e Dino Campana, questa volta con Armando Picchi. Perché sono convinto, come suggerisce sempre la mia sceneggiatrice Anita Galvano, che il nostro grande futuro sia dietro le spalle.”
Il livornese Armando Picchi, perno dell’imbattibile Inter di Herrera e della Nazionale e prima ancora del Livorno negli anni 50, è una figura mitica, scomparsa troppo presto nel 1971. Uno sportivo e un campione ma anche un personaggio carismatico e amato da tutti che ha lasciato una traccia indelebile nella storia umana e sportiva del calcio italiano, anche in chiave popolare e socioculturale. Basti pensare alla sua invenzione del “gabbione” che a Livorno è sport popolare tutt’oggi e rappresenta l’identità di una città intera: una specie di calcio di strada da giocare sugli stabilimenti balneari labronici, dove la palla corre ininterrottamente e per segnare serve una precisione millimetrica.
La regia del cortometraggio è del filmmaker pluripremiato Luca Dal Canto, aiuto regia di molti registi italiani, la fotografia di Tommaso Melani, il suono in presa diretta di Alberto Battocchi. Il film breve è prodotto da Enrico Fernandez Affricano, presidente onorario dell'Unione Sportiva Livorno 1915. Il cast è formato da due giovani attori per la prima volta sugli schermi, Greta Discepolo e Edoardo Paglia, e dal capitano amaranto Andrea Luci, il giocatore con più presenze nella storia del Livorno, oltre 400.
Già all’indomani della sua presentazione nel mese di luglio “L’ultima figurina” aveva fatto parlare di sé e in poco tempo aveva ottenuto oltre 100.000 visualizzazioni uniche sui principali social network facendo commuovere i tifosi amaranto e non solo.
Realizzato per il lancio della nuova stagione 2024-2025 dell’US Livorno Calcio 1915 (serie D gir. E) e fortemente voluto dal direttore marketing Maurizio Laudicino, il film breve è prodotto dalla LDC Audiovisual Factory.