Note di regia de "Il Presente"
Il Presente è un dramedy che parla di maternità surrogata. Ma questo è solo il macrotema. La gestazione per altri accende il dibattito pubblico, ci chiediamo se la famiglia che chiamiamo tradizionale - forse sarebbe meglio dire naturale - sia l’unica garante di felicità o se invece ogni famiglia è felice a modo suo (Tolstoj non sarebbe d’accordo!) e forse una mamma e un papà non sono l’unica possibilità per crescere un bambino o una bambina felici. Oggi il nucleo familiare è smembrato e ogni famiglia è alternativa in un suo modo peculiare, tanto da tornare all’organizzazione della famiglia tradizionale senza però esserlo davvero, perché ormai la famiglia è allargata, ricomposta, ricostituita. È quello che racconto in questo corto: una famiglia non tradizionale, dove c’è questa idea di fare un figlio superando la burocrazia e gli ostacoli dell’età e del genere e dove ognuno però desidera questo bambino per ragioni diverse, ma tutti fondamentalmente per motivi egoistici. Ho scelto di fotografare il presente senza voler dare giudizi e senza moralismi, semplicemente mostrando una realtà verosimile, qualcosa che sta già succedendo sotto i nostri occhi. L’ambientazione quasi teatrale (un pranzo, quattro commensali, unità di luogo e di tempo) ha reso indispensabile concentrare tutto il lavoro di regia sugli attori. Insieme a loro, ogni parola è stata limata, ogni sguardo ha un significato apparente e uno nascosto, ogni silenzio preannuncia una doppia possibilità: una risata o un colpo di scena. L’ispirazione è ovviamente Carnage di Polanski (tratto infatti dal testo teatrale Il Dio della carneficina di Yasmina Reza), ma anche Le Prénom (Cena tra amici).
Francesca Romana Zanni