Il documentario “
Bruno Petretto - Una Vita per l’Arte”, realizzato dalla giovane regista Fabiana Miccio, ha ricevuto il Premio Cinema Sociale al festival del Cinema di Cefalù.
La Giuria del festival ha attribuito il Premio con la seguente motivazione: "
Per la capacità straordinaria del film di raccontare una vita immersa nella natura e nell’arte. Bruno Petretto, contadino, allevatore, attore e artista, emerge come una figura unica, capace di vivere in profonda simbiosi con il paesaggio che lo circonda, utilizzando gli elementi naturali come componenti essenziali delle sue opere. Il documentario cattura con sensibilità il legame intimo tra l’uomo e il Parco delle Arti Molineddu, un luogo magico dove l’arte si intreccia armoniosamente con la natura, creando un dialogo poetico e universale".
Il riconoscimento arriva pochi giorni prima della discussione della sua tesi di laurea in Cinematografia Documentaria presso l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari. Fabiana, laureatasi nel 2023 con il massimo dei voti in Nuove Tecnologie dell’Arte, esprime grande gratitudine per questo traguardo, definendolo un coronamento del suo percorso formativo.
Nel documentario premiato, la regista racconta la vita di Bruno Petretto, artista, contadino e attore sardo, che vive in simbiosi con la natura e realizza opere d’arte utilizzando elementi naturali. La storia di Petretto è ambientata nel suggestivo Parco delle Arti Molineddu, un luogo dove l’arte e il paesaggio convivono in armonia. Attraverso il suo lavoro, Fabiana Miccio ha saputo portare all’attenzione del pubblico l’affascinante connubio tra arte e natura, esplorando il percorso di vita di un uomo che ha fatto dell’arte una filosofia esistenziale.
L’Accademia di Belle Arti di Sassari ha espresso il proprio orgoglio per il riconoscimento ottenuto dalla propria studentessa. Il Direttore dell’Accademia, Prof. Daniele Dore, ha dichiarato: “Accogliamo con grande piacere la notizia di questo prestigioso premio. Fabiana è una studentessa poliedrica e sensibile alle tematiche sociali, e il suo documentario rappresenta un esempio di come la creatività artistica possa rivelare storie altrimenti sconosciute. Le auguriamo una carriera ricca di soddisfazioni e successi come questo.”