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Note di regia di "Il Mondo è Nostro"


Note di regia di
Cosa succederebbe se un bambino trovasse una pistola sotto il cuscino? È apparso magicamente o qualcuno l’ha nascosta lì? Questa è la domanda che ha innescato tutto il processo di scrittura de “Il Mondo è Nostro”. Ciò che volevamo mostrare è la complessa realtà delle periferie italiane e in particolare dell’hinterland milanese, che nella sua complessità sociale e nell’alto grado di multiculturalità assomiglia a Parigi, Marsiglia, Berlino, Londra. Ma tutte queste città sono già state ampiamente raccontate al cinema (“La Haine”, “Lock, Stock and Two Smoking Barrels”, “Dogs of Berlin”) mentre nessuno ha mai girato un film pulp sulla periferia milanese. Arabi, cinesi, russi, francesi, italiani… “Il Mondo è Nostro” è un crogiuolo di culture e storie che si intrecciano in edifici dove si parlano tutte le lingue del mondo, come in una torre di Babele contemporanea. Per noi il modo più naturale per entrare in questo mondo narrativo è stata la musica rap. Questo è ciò che si ascolta, questo è ciò su cui si balla.
Dal 2016 c’è stata una grande rivoluzione musicale in Italia e l’hip-hop è finalmente diventato mainstream. Ciò, ovviamente, ha portato molti soldi ai quartieri, creando un’intera generazione di cercatori d’oro con in mano un microfono. È un gioco duro, in cui si gioca homo homini lupus – e volevamo vedere quanto bene avrebbe potuto fare la nostra protagonista, Asia.
Molti ci hanno provato e molti hanno fallito, ma alcuni sono riusciti ad arrivare in cima. Riuscirà questa ventenne testarda, ambiziosa e lentigginosa a far sentire la sua voce e a realizzare il suo sogno? Questa è la nostra storia, questo è quello che volevamo raccontare. Lo scontro tra i sogni di Asia e la dura realtà delle periferie viene mostrato mentre personaggi loschi, famiglie disfunzionali e gangster entrano in scena. Volevamo che il film giacesse sulla linea sottile tra realismo e pulp – in termini di trama, ambientazione e stile – incorporando elementi magici e onirici per dare profondità e mistero alla storia. Visivamente abbiamo scelto l'estetica del neon noir per immergere i nostri personaggi in questa avventura notturna. La MDP è sempre vicina al volto degli attori per raccontare l'umanità e la poesia nascoste tra i grigi blocchi di cemento, alla ricerca di un linguaggio che possa conciliare realismo (riprese a mano libera) e inquadrature stranianti (dutch angle, ralenti). La realizzazione di questo film è stata impegnativa dal punto di vista produttivo a causa della varietà delle location (è stato divertentissimo girare la scena della rapina in un vero salone di massaggi cinese…), della gestione di un cast numeroso e multiculturale di interpreti - non attori professionisti - soprattutto rapper e persone che vengono davvero dalle periferie, come nel Neorealismo italiano. Enorme attenzione è stata dedicata ai dettagli, dalla creazione dei passamontagna alla personalizzazione della pistola e, ovviamente, la scrittura, la composizione e registrazione della canzone originale “Il Mondo è Nostro” , eseguita da Asia, che costituisce la colonna sonora principale del film. L’Universo cospira davvero per realizzare i nostri sogni? Oppure la realtà mette sempre la sua crudezza tra noi e ciò che desideriamo veramente? “Il Mondo è Nostro” è il volo di Icaro di una ragazza che vuole prendere il mondo intero nelle sue mani. Ma non è la caduta che ti uccide, è l’atterraggio…

Marco Vinz Pinnavaia e Gabriele Aldo Lo Cascio