PREMI UFFICIALI
La giuria internazionale del
30. Film Festival della Lessinia, composta da Dorottya Zurbó (Ungheria), Fredo Valla (Italia), Frode Fimland (Norvegia), Fulvio Mariani (Svizzera) e Tamara Stepanyan (Armenia), riunitasi a Bosco Chiesanuova dal 24 al 28 agosto 2024 per visionare i film in concorso, ha assegnato i seguenti premi:
LESSINIA D’ORO per il miglior film in assoluto - € 5.000 concessi dal Comune di Bosco Chiesanuova
WHERE WE USED TO SLEEP di Matthäus Wörle
Motivazione: Un'anziana donna, Valeria, è l'unica abitante rimasta di un villaggio che non esiste più, conseguenza della distruzione della Natura da parte dell’Uomo. Estrazione mineraria, avvelenamento delle acque, spostamenti forzati, che la propaganda del regime di Ceaușescu presentava come modello dei successi economici del socialismo reale. Valeria vive, o meglio sopravvive, con la sua mucca e un cane, ma il ricordo del villaggio sommerso riaffiora costantemente nella sua mente con la punta del campanile che emerge dalle acque del lago. Alla fine anche lei è costretta ad andarsene. Il giovane regista ne raccoglie la testimonianza, rendendo lo spettatore partecipe del dramma. Un film costruito da un
regista attento alle piccole cose e a mettere in luce relazioni e sentimenti.
LESSINIA D’ARGENTO per il miglior lungometraggio - € 3.000 concessi dalla Provincia di Verona
LA HOJARASCA di by Macu Machín
Motivazione: Tre anziane sorelle si sono date appuntamento nella casa di famiglia, nelle Canarie. Il ritrovarsi è legato alla spartizione dell’eredità, o forse questa ne è soltanto la motivazione apparente. Viene vissuta dapprima svogliatamente, poi come un gioco. L’atmosfera è magica, grigia, addirittura cupa per le esplosioni del vicino vulcano. La suddivisione ereditaria fa affiorare vecchi rancori tra le sorelle, ma è una nuvola passeggera e l’affetto prevale, con i ricordi di un’infanzia e una adolescenza felici. Una narrazione minimalista su cui incombe il vulcano in eruzione.
LESSINIA D’ARGENTO per il miglior cortometraggio - € 1.500
KHALIL di Seyed Payam Hosseini
Motivazione: Per la capacità del regista di raccontare, in questo piccolo film iraniano, una storia di innocente tenerezza con un alto tasso di poesia. Nella sua semplice bellezza, il film richiama il cinema di Kiarostami, offrendo un’esperienza che trascende il quotidiano e si avvicina all'essenza dell'arte cinematografica.
PREMIO DELLA GIURIA
NESSUN POSTO AL MONDO di Vanina Lappa
Motivazione: Per la capacità della regista di instaurare un legame profondo e autentico con il protagonista, frutto di anni di riprese. Antonio, un allevatore dell’Italia meridionale, figura al margine della legalità e guerriero solitario, conduce una battaglia personale contro regolamenti assurdi che discriminano e mettono in difficoltà i pastori transumanti. Per Antonio, l’ipocrisia del mondo “normale” è incomprensibile, poiché egli si muove in un contesto di libertà nell'ampiezza di paesaggi che talora richiama il cinema western.
MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA
UN PASTEUR di Louis Hanquet
Motivazione: Per un linguaggio privo di romanticismi pastorali, caratterizzato da una fotografia che, soprattutto nei campi lunghi, cattura con intensità lo sguardo. Il regista, con molta sensibilità, riesce a guadagnarsi la fiducia di Félix, il giovane pastore protagonista, che non viene mai ritratto come un eroe della vita solitaria. Ogni gesto quotidiano restituisce il senso di una routine che si ripete come un destino ineluttabile. Con momenti di solennità antica, come la sepoltura delle carcasse delle pecore sbranate dai lupi, il film evoca una profonda connessione con la natura e la ciclicità della vita.
MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA
LA RAYA di Andalusia Knoll Soloff
Motivazione: Per il coraggio nel raccontare la lotta per la sopravvivenza delle comunità dei Monti Guerrero nel sudovest del Messico e la crisi legata alla coltivazione del papavero da oppio. In un contesto dove le milizie dell’esercito distruggono le coltivazioni e la violenza dei narcos imperversa, la popolazione è costretta a confrontarsi con un degrado crescente delle proprie condizioni di vita e con l'incertezza dell'emigrazione forzata. Un documentario intenso e incisivo che getta luce su una realtà complessa e spesso trascurata.
PREMI SPECIALI
PREMIO AL FUTURO< per il miglior film di un regista giovane – €1.000 concessi dal Curatorium Cimbricum Veronense in memoria di Piero Piazzola e Mario Pigozzi
THE CHILDREN BEHIND ZALAGA di Karim Ali
Motivazione: Attraverso le voci e i volti dei bambini, il regista tratteggia il ritratto dei beduini del Sinai e delle loro tradizioni, della volontà di conservarle vive e di preservarle dall’omologazione.
PREMIO MONTAGNE ITALIANE per il miglior film della sezione Montagne italiane – €1.500 concessi dalla Cassa Rurale Vallagarina
PASCOLO VAGANTE di Bruno Zanzottera
Motivazione: Pascolo Vagante è un viaggio lungo un anno che accompagna lo spettatore in un mondo arcaico e sconosciuto. La sublime e ricercata voce narrante, l’uso delle lente e armoniose riprese aeree, la potente ed epica colonna sonora, la singolare storia d’amore per la famiglia e per il gregge fanno di quest’opera cinematografica una vera e propria scoperta.
MENZIONE SPECIALE DEL PREMIO MONTAGNE ITALIANE
PICCOLA COSA di Mila Costi
Motivazione: In soli tre minuti, il film ci invita a cogliere l’essenza della bellezza in ogni cosa e a ragionare sul senso delle conseguenze delle nostre azioni.
GREEN PLANET MOVIE AWARD per il miglior film della sezione FFDLgreen – € 1.000 concessi da My Planet 2050
DON BENJAMÍN di Iván Zahinos
Motivazione: Per la sua straordinaria capacità di coniugare intrattenimento e impegno civile. La pellicola, attraverso una narrazione coinvolgente e toccante, pone al centro dell'attenzione le delicate questioni ambientali che affliggono il nostro pianeta. Con immagini evocative e un messaggio chiaro, Don Benjamín sensibilizza il pubblico sull'importanza di proteggere l'ecosistema e promuove comportamenti sostenibili, diventando così un potente strumento di educazione ecologica.
PREMIO DELLA GIURIA MICROCOSMO DEL CARCERE DI VERONA
KHALIL di Seyed Payam Hosseini
Motivazione: Khalil è uno sguardo oltre la vita, è la continuità dell’amore oltre la morte; è la cura dell’anima amata, è la domanda di verità. Khalil è il timore del giudizio, è la speranza di clemenza; è la capacità di chiedere aiuto e la felicità della condivisione; è la tenerezza e la solidarietà. Khalil è l’intelligenza, è l’innocenza; è una storia d’amore e di comunità. Khalil ci parla, entra in profondità, in un racconto di apparente semplicità.
PREMIO PARCO DELLA LESSINIA
UN PASTEUR di Louis Hanquet
Motivazione: Félix, un pastore delle Alpi francesi che legge e cita Pessoa e il suo “guardiano di greggi” che ha scelto di vivere una propria indipendente solitudine, caparbia e rispettosa, condivisa solo con il padre, pochi amici pastori e soprattutto le sue pecore e i suoi cani, esempio di interazione uomo e ambiente montano.
PREMIO DEI BAMBINI
THE WOLF OF CUSTER di by Tanya J. Scott
PREMIO DEL PUBBLICO
UN PASTEUR di Louis Hanquet