Raccontare una storia d'amore come quelle che scoppiano improvvisamente a una festa di scuola, di pomeriggio, a casa di sconosciuti, dove ti innamori senza un motivo reale e ti accorgi che la vita da quel giorno non sarà più la stessa di prima. Volevamo partire da qui poiché raccontare una storia d’amore è forse più difficile che viverne una. Per questo ci serviva uno spartito semplicissimo, molto classico, come le feste di quando avevamo tredici anni, suonato però in un mondo quasi astratto dove la condizione dei nostri personaggi senza nome è metafora dei momenti della vita in cui stare fermi, immobili, rischia di diventare una forma di difesa dagli urti della vita. I nostri "
Nonostante" sono questi, un avverbio che si fa sostantivo, un popolo di persone che solo quando incontra l’amore prova a opporsi alla sofferenza.
Valerio Mastandrea