Chi dovesse sostenere che nel mondo dell'animazione nulla si può più inventare, probabilmente non ha mai visto un lavoro di
Donato Sansone: il prolifico regista lucano (ma torinese di adozione da oltre vent'anni) prosegue con i pochissimi minuti di "
Dark Globe" il suo personale percorso artistico, fatto di fantasia, sfrontatezza, gioco, tante idee e la voglia costante di inventare nuovi mondi.
Carta (un unico foglio, trasformato dalle sue mani in una sorta di flipbook "sui generis") su cui scrive e da piegare a proprio piacimento, inserti in cui le mani dello stesso Sansone interagiscono con l'azione, effetti sonori più e meno artigianali (notevole come sempre il lavoro di Enrico Ascoli sul comparto audio, creativo e pertinente): tutto bello, certo, ma anche funzionale a una denuncia diretta ed efficace, contro la guerra e contro l'istinto umano alla distruzione.
Si sorride e ci si sorprende, ma alla fine il messaggio arriva chiaro a chi guarda: non servono ore o grandi discorsi per schierarsi e denunciare. Sansone riesce a farlo mantenendo la leggerezza che gli è solita e un livello tecnico eccellente: applausi per lui.
29/08/2024, 13:31
Carlo Griseri