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Note di regia di "Il Poeta Perduto"


Note di regia di
Girato nell'arco di 2 anni, il film è una riflessione sulle macerie culturali ed artistiche della società in cui vive il protagonista, in un mondo sempre più meccanizzato, consumista e arido. Dante Mezzadri è l'ennesimo essere umano che ha rinunciato alla sua ispirazione ed alla sua creatività, ma al contrario di molti non è disposto a regalare la propria vita ad un sistema che lo allontana dalla sua vera identità. Il mondo fisico che lo circonda, però, sembra costruito in modo che sembra impossibile fuggire da questa "gabbia invisibile".
L'entusiasmo delle persone che incontra si accende solo di fronte all'appagamento sensoriale, alle visioni irreali dell'affermazione personale e del successo, ai "metaversi" che offrono una fuga in una realtà illusoria e distruttiva. La casa del poeta sul litorale, dove si incontrava da giovane con i suoi amici, è solo un cumulo di macerie abbandonate. Che fine hanno fatto tutti quelli che volevano diventare poeti e sono finito nel diventare qualcos'altro? Esistono forze interiori con cui quella casa può essere "ricostruita"?

Fabio Del Greco