Dal 27 marzo 2024 è disponibile in tutte le librerie e sulle piattaforme e store online “
Champagne e cambiali. Nuove storie e leggende dei produttori italiani da Cinecittà a Hollywood” di
Domenico Monetti e
Luca Pallanch - con la collaborazione di
Fabio Micolano - pubblicato da Minimum fax in coedizione con CSC - Centro Sperimentale di Cinematografia; il libro-intervista rappresenta l’ideale prosecuzione di “
Per i soldi e per la gloria”, curato dagli stessi autori, la prima collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia con la casa editrice romana Minimux fax. “
Per i soldi e per la gloria”, già vincitore del Premio Diego Fabbri nell’ambito dei Cinematografo Awards 2023, ha inaugurato una nuova collana di interviste e testimonianze sul cinema intitolata “
Storia orale del cinema italiano”.
Dopo "
Per i soldi e per la gloria", prosegue il racconto del cinema italiano attraverso le voci dei più importanti produttori. Se il primo volume si è concentrato soprattutto sulle grandi dinastie e sulle avventure legate a una stagione irripetibile, tra cinema d’autore, commedia e prodotti pensati per il mercato internazionale, in "
Champagne e cambiali" Monetti e Pallanch orientano la loro ricerca sulle figure che hanno vissuto in prima persona il passaggio dal cinema in sala all’home video e alla distribuzione televisiva. Tra storie avvincenti e aneddoti spesso esilaranti, scorre davanti ai nostri occhi il ritratto collettivo di uno straordinario gruppo di sognatori e avventurieri che hanno tentato, con esiti alterni ma con lo stesso ammirevole coraggio, di trasformare la crisi di un’industria e di un modello di produzione culturale in una nuova opportunità. Fino a scalare Hollywood, dialogare con i grandi studios americani e concretizzare il sogno di un cinema europeo, in grado di parlare a diversi tipi di pubblico, e a paesi e culture differenti.
Raccontano gli autori
Domenico Monetti e
Luca Pallanch: “
…Dopo aver raccontato nel libro gemello Per i soldi o per la gloria un’epopea quasi picaresca di coppie storiche, figli d’arte e self-made men (o women), industriali e diplomati CSC ora, calandoci più nel cuore della storia italica, siamo stati costretti a sporcarci le mani, a indagare piccoli e grandi misteri, a condividere clamorosi successi economici ma anche tragiche disfatte, con ferite ancora aperte, impossibili da rimarginare. Rimane, anche questa volta, il rimpianto di non aver sconfitto il tempo e non essere riusciti a intervistare personaggi qui solo evocati, come Felice Colaiacomo, il quale avrebbe meritato un pezzetto della gloria che ha donato ai registi e agli attori dei suoi film, non sempre altrettanto generosi con lui e con il suo socio Franco Poccioni. La più bella coppia del cinema italiano, mai una divisione, mai uno screzio. Insieme a Fabio Micolano, nostra spalla in questa avventura, dedichiamo idealmente il secondo volume della «Storia orale del cinema italiano» a un nostro affezionato sostenitore, Enrico Mangini, sempre presente alle serate organizzate al Cinema Trevi, il nostro The Last Picture Show, dove le proiezioni erano accompagnate da aneddoti e racconti in libertà, come nello spirito di questo libro. Enrico, figlio del regista e sceneggiatore Gino Mangini, era il nipote di Giuseppe Colizzi e dell’aiuto-regista Silvana Mangini, in un intreccio indissolubile di vita e cinema. Si sarebbe fatto in quattro per organizzare una presentazione del libro e poi rimanere nell’ombra, com’era nel suo stile, perché incarnava l’animo del vero spettatore. Una figura perduta, come i nostri amati produttori”.
Domenico Monetti e
Luca Pallanch lavorano al Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e per anni si sono occupati della programmazione del Cinema Trevi, a Roma. Insieme hanno curato retrospettive alla Mostra del Cinema di Venezia («La situazione comica. 1910-1988»; «Orizzonti. 1960-1978»), alla Festa del Cinema di Roma («Le notti pazze de La dolce vita»; «Cinema espanso. 1962-1984»; «Danze macabre. Il cinema gotico italiano») e al Torino Film Festival («Omaggio a Giulio Questi»; «Omaggio ad Augusto Tretti»; «Omaggio ai fratelli Garriba»), e hanno curato diversi libri di cinema (Luigi Comencini. Architetto dei sentimenti; Tagli. Il cinema di Dario Argento; Non solo Gomorra. Tutto il cinema di Matteo Garrone; Divi & antidivi. Il cinema di Paolo Sorrentino; Un «idolo» in controluce. Enzo Battaglia; Se non ricordo male. Frammenti autobiografici di Giulio Questi; Il caso Tretti; Fabio e Mario Garriba, i gemelli terribili del cinema italiano). Con minimum fax hanno già pubblicato Per i soldi o per la gloria. Storie e leggende dei produttori italiani dal dopoguerra alle tv private (2023), primo volume appartenente alla serie Storia orale del cinema italiano, pubblicata in coedizione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia.