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BIF&ST 15 - In programma anche il libro su Joe, Liz e Richard


BIF&ST 15 - In programma anche il libro su Joe, Liz e Richard
Quattro icone del cinema di ogni tempo: la coppia di culto Elizabeth Taylor e Richard Burton, il regista Joseph Losey, lo sceneggiatore, commediografo e Premio Pulitzer Tennessee Williams. Le loro vite e i loro percorsi artistici si incrociano sul set del film “La scogliera dei desideri” (titolo originale: Boom!), girato nell’estate 1967 sul promontorio di Capo Caccia, Alghero, in una location a precipizio sul mare. La storia di quell’incontro deflagrante – fra entusiasmo e passioni, complicitŕ, liti e incomprensioni, glamour e lusso , fra innamoramenti e divorzi - per la prima volta viene ricostruita minuziosamente nel libro del critico cinematografico e filmmaker Sergio Naitza, che allo storico set hollywoodiano in una Sardegna ancora incontaminata ha dedicato il film “L’estate di Joe, Liz e Richard” (Karel produzioni), da lui scritto e diretto, che ha debuttato alla Festa del Cinema di Roma ed č stato premiato come miglior documentario al Kingston International Film Festival di Londra.

Il libro “L’avventura de La scogliera dei desideri fra cronaca, documenti, leggende e critica” (Edizioni Filmpraxis – Quaderni della Cineteca Sarda con il sostegno di Fondazione Alghero) si presenta venerdě 22 marzo alle 18 al Teatro Margherita di Bari, nell’ambito dell’edizione 2024 del Bif&st Bari international Film Festival, introdotto dalla docente di Storia del Cinema Angela Bianca Saponari. Sarŕ l’occasione per sfogliare un avvincente florilegio di aneddoti da I Diari di Richard Burton (1939/1983), lettere fra il regista Joseph Losey e lo scrittore e sceneggiatore Tennessee Williams, testimonianze delle riprese, materiali d’archivio del British Film Institute, gossip e memorie, per la prima volta pubblicate in Italia. L’avventura de La scogliera dei desideri” ricostruisce la genesi della produzione, la scelta della location, l’avventura del set e le “scorribande” algheresi di Liz Taylor e Richard Burton, attingendo generosamente dalla voce in prima persona dei protagonisti, fra i quali anche il commediografo Noel Coward, arruolato da Losey per l’originale cameo della “Strega di Capri”. Un libro come uno scrigno generoso di storie e personaggi che si sono incontrati, e talvolta scontrati, in un’estate ancora impressa nella memoria e nella storia del cinema. La pubblicazione puň essere richiesta dai giornalisti scrivendo a [email protected] e dai lettori a [email protected].

Scrive l’autore, Sergio Naitza, che «Richard Burton tiene un diario (The Richard Burton Diaries, dal 1939 al 1983: sarŕ pubblicato dopo la sua morte) dove annota fatti, sensazioni, giudizi con frasi brevi, lapidarie e spesso sarcastiche, senza alcun filtro. Leggendo quello che scrive alla partenza per la Sardegna č lampante il suo cattivo umore. Si imbarcano su un charter da Gstaad (Svizzera) destinazione Alghero: a bordo ci sono Richard ed Elizabeth con i figli (Michael e Christopher nati dal matrimonio di lei con Michael Wilding; Liza nata dall’unione con Mike Todd; Maria, adottata da Elizabeth e Richard); il fratello di Liz, Howard Taylor (che avrŕ una piccola parte nel film: č il giornalista sul motoscafo) con la moglie Mara e i 5 figli; e i segretari della coppia. «Dio ci aiuti tutti – scrive Burton - Temo l’inizio di questo film come capita con tutti i film finché non scopriamo come lavora il regista. Ho letto la sceneggiatura solo due volte e non ho imparato una parola (...)». E Burton nel suo Diario prosegue: «Losey č uno sciocco arrogante e finora ignorante e pensa di essere un genio (…) Agosto č il mese piů crudele», chiosa infine l’attore, citando il celebre incipit del poema La terra desolata (The waste land) di T.S. Eliot». Nei primi capitoli del libro, Sergio Naitza riscostruisce anche l’incipit complesso e talvolta polemico dei rapporti fra la “divina” Elizabeth Taylor e il regista Joseph Losey, che aveva rivelato, nel libro–intervista di Michel Ciment: «fummo immediatamente in disaccordo. La discussione verteva su una scena molto divertente che lei recitava con mano pesante. “Per l’amor del cielo, le dissi, questa č una scena divertente”. “Cos’ha di tanto divertente?”, mi chiese lei. “Č la storia della sua vita, dovrebbe capirlo”. (Era la storia di una donna che aveva avuto sette mariti): Lei ribattč: “Io non trovo che la storia della mia vita sia molto divertente”».

18/03/2024, 10:31