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Note di regia di "Blanca - Stagione 2"


Note di regia di
Se la prima stagione della serie è stata l’occasione per creare un mondo nuovo, ad hoc in cui far vivere un personaggio unico e peculiare come Blanca, sperimentando strade quanto più possibile originali a livello di regia, musicale ed estetico, la seconda stagione è stato il luogo in cui abbiamo avuto l’opportunità di consolidare gli aspetti che hanno funzionato avendo ormai un po’ appreso a padroneggiare – dal lato artistico e tecnico - il linguaggio di Blanca. Ma come Blanca nel suo cammino ha fatto dei passi avanti ed è diventata più gran de, anche dal nostro punto di vista ci siamo posti l’obiettivo di “crescere” a nostra volta, facendo sì nostre le tecniche di messa in scena e di racconto che ci aveva divertito provare, ma anche cercando di spingerci un po’ oltre per portare la serie su n uove strade, che possano – speriamo! – far appassionare anche stavolta e ancora di più all’universo di Blanca. Un universo che abbiamo imparato a conoscere come pieno di colore e dalle linee pop, grafiche e contemporanee, che ritroviamo nei costumi e nel la scenografia, con un contrasto interessante tra i toni primari che vediamo sulla nostra eroina e il mondo che la circonda, in una Genova dai mille volti: apparentemente fatta di grigio, ferro e acciaio, ma che se ci sforziamo di guardare racchiude infini te altre sfumature, con il mare che gioca con la luce del sole e con la pioggia, i suoi vicoli, i ristoranti etnici, i volti di mille colori che la abitano. In questo senso abbiamo provato a portare la città, e in generale i luoghi della serie, interni ed esterni, ai massimi livelli dal punto di vista estetico, con l’aiuto di una fotografia che ha osato un po’ di più, facendosi specchio del racconto e delle emozioni dei suoi personaggi. E questi ultimi li troveremo...quelli che conosciamo e che abbiamo impara to ad amare, rinnovati nel loro look, in un misto di elementi noti e di innovazioni, e quelli nuovi, tutti ancora da scoprire. Anche il racconto stesso, già a partire dalla scrittura, per intenzione del mio produttore Luca Bernabei, si è addentrato in un tipo di narrazione più di genere, e questa scelta andava necessariamente accompagnata con un pensiero coerente nella sua confezione. Nuove storie e casi di puntata, ad esplorare luoghi caratteristici di Genova e dei suoi dintorni, ma soprattutto ad aprire la stagione sarà l’indagine su un pericoloso attentatore seriale, una vicenda che per essere messa in scena ci ha permesso di avventurarci in una dimensione ancora più crime della prima stagione, nei suoi momenti thriller e di action, che hanno richiesto un lavoro maggiore dal punto di vista del modo in cui pensare le sequenze, e anche da quello degli effetti speciali. Un elemento fondamentale nel mondo di Blanca è stato fin dalle origini quello della musica: nei progetti che affronto mi piace sempre part ire dalla musica, e così è successo che Blanca si identifichi in modo forte anche grazie a quello che lei ascolta, al ritmo a cui si muove e su cui le piace ballare. Il sound design e la collaborazione con i Calibro 35 sono stati estremamente preziosi nell a realizzazione della prima stagione, tanto che la soundtrack dedicata alla prima serie ha aiutato chi ha lavorato a questa seconda, sia “veterano” che appena arrivato, a tornare o a entrare subito in sintonia con le frequenze di Blanca. Quest’anno ritrove remo la colonna sonora conosciuta, ma decisamente rafforzata, sia con variazioni sui temi già in uso per adattarci alle esigenze delle nuove storie, sia con brani del tutto inediti, ad accompagnare i personaggi che arriveranno e le loro vicende, in un mix rinnovato di funk, street, rap e note dal sapore un po’ nostalgico e un po’ contemporaneo. Nella prima stagione abbiamo conosciuto Blanca e il suo mondo sensoriale che sperimentiamo anche stavolta grazie alla “stanza nera”, che ci permette di vivere le s ue percezioni, come lei si rapporti allo spazio, al suono, alle emozioni di chi le sta di fronte, che lei è in grado di “vedere” anche meglio degli altri. Abbiamo conosciuto i suoi superpoteri e la sua capacità di trasformare una debolezza come quella dell a cecità non solo in un punto di forza, ma anche in qualcosa che ti rende unico e capace di vivere al massimo, proprio per la consapevolezza che la vita è un dono. In questa seconda stagione, partiamo con Blanca che ha ormai dimostrato di essere in grado d i lavorare in Polizia e di vivere come se fosse “normale”...anche se è una ragazza fuori dal comune! Questa ragazza ora la vedremo diventare donna, in un viaggio di scoperta che la porterà a capire che quello che ha ottenuto finora ancora non le basta: se pe r un non vedente è una conquista raggiungere l’indipendenza, ora Blanca si renderà conto che, più si cresce, meno si può fare a meno di accettare la presenza degli altri. Che avere dei legami, ad esempio voler diventare madre, fa paura. E non dipendere dag li altri è più comodo. Ma, come noi impariamo con il nostro lavoro - che si può fare solo insieme agli altri e per questo è bellissimo e caotico, ma di un caos che è vitale - Blanca scoprirà che bastare a se stessi è impossibile, e che solo accettandolo, a ccettando l’Altro, si può vivere la vita in modo davvero pieno.

Jan Maria Michelini