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VENEZIA 80 - "L'Anno dell'Uovo", Biennale College


Il film di Claudio Casale è ambientato in una misteriosa comune. Con Yile Yara Vianello, Andrea Palma e Regina Orioli. Una produzione Diero Film e Rai Cinema.


VENEZIA 80 -
"L'Anno dell'Uovo" di Claudio Casale
Adriano e Gemma sono in attesa di un figlio fortemente voluto, e decidono di farlo nascere lontano dalla società in cui sono cresciuti, votata al lavoro, al profitto, ai vincoli sociali. Si sono quindi rivolti alla comunità dell’Uovo: un gruppo spirituale che, sotto la guida di Guru Rajani, vive in contemplazione della fertilità e trascorre in comunione i momenti dei pasti, di meditazione e di preghiera, come un’unica grande famiglia. La giovane coppia sembra integrarsi perfettamente, ma qualcosa di imprevisto scompagina l’equilibrio raggiunto.

"L’anno dell’uovo", diretto da Claudio Casale, e scritto da Claudia De Angelis e Milo Tissone, affronta le insicurezze e le paure moderne attraverso i personaggi di Adriano e Gemma, due giovanissimi che scelgono di fuggire dallo stress moderno, dall’ansia sociale, dalla smania di apparire e di superarsi sempre, per un contatto più diretto con il proprio spirito, scegliendo per il bambino che avranno un’alternativa migliore. La cura e il rifugio sono la comunità dell’Uovo guidata da una severa e criptica Guru.

Una comune che, come spesso accade in queste occasioni, assume ben presto le sembianze inquietanti di una setta in cui si professa il contatto con la natura, la libertà dalle logiche “terrene”, l’accoglienza e l’ascolto verso tutti i “fratelli” e le “sorelle” che ne fanno parte, ma che ciecamente ignora i loro disagi o i loro sfoghi se questi avvengono, per esempio, durante il sacro momento di silenzio e raccoglimento.

Sono le contraddizioni raccontate da Claudio Casale, come a sottolineare che, pur fuggendo e rifiutando le imposizioni sociali e cercando “l’essenza” vivendo a contatto con la natura, le storture di una comunità seppur piccola non sono così diverse da quelle della vita di una grande città. Ma senza scadere in una facile retorica il regista sceglie di concentrarsi maggiormente sul rapporto speciale tra i due giovani protagonisti, sul loro forte desiderio di avere un figlio e di superare le avversità facendo leva sull’amore e sulla loro autenticità, facendosi guidare più dal mistero della natura che dalle logiche di una comune o di una Guru.

01/09/2023, 17:20