Fondazione Fare Cinema
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Note di regia di "Signorina Forsepotevo"


Note di regia di
Signorina Forsepotevo è un progetto personale, a me molto caro, che ha potuto prendere vita solo grazie alla collaborazione con una squadra unica di professionisti e professioniste. Inizialmente, nasce come un testo scritto, risultato di un periodo molto difficile della mia vita. Quando ho avuto il coraggio di staccarmene e guardarlo da lontano, il primo con cui l’ho condiviso è stato Vito Sugameli: occhio critico e mente fredda, è stata sua l’idea di trasformare la Signorina in un cortometraggio di animazione. La fortuna mi ha portato a conoscere Vera Lazzarini, illustratrice e art director, che ha fatto sua questa storia adattandola in disegni delicati, romantici e malinconici. La prima volta che mi ha mostrato su carta la Signorina da lei immaginata, per me, è stata un’emozione: sembrava mi avesse letto nel pensiero. Il montaggio e l’animazione di Vito, che ha il cinema nel sangue, sono stati in grado di trasformare queste tavole in un prodotto visivo. Ma l’apporto decisivo lo ha dato il suono: Valeria Di Sabato, con le musiche, ha riscritto questa storia, togliendole un po’ di “fiabesco” e portandola nel contemporaneo; il sound design di Dario Castiglione è un lavoro creativo e minuzioso, che reso la Signorina una storia – anche - da ascoltare. Ci tengo molto a citare l’intero gruppo, perché mai come stavolta abbiamo creato questa storia insieme, mettendoci dentro dei pezzetti di noi. Il risultato è un racconto che parla di solitudine e di scelte che, spesso, non è facile prendere: se, vedendo e ascoltando questa storia, ci troverete un po’ di voi, l’obiettivo è raggiunto.

Aurora Tamigio