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LA VOCE DEL PADRONE - Franco Battiato, il
Viaggio suggestivo da Milano a Milo


Il documentario di Marco Spagnoli, presentato in anteprima al Taormina Film Fest 68, racconta il cantautore siciliano. Una produzione RS Productions in associazione con ITsART, una distribuzione Altre Storie con RS Productions. In sala dal 28 novembre al 4 dicembre.


LA VOCE DEL PADRONE - Franco Battiato, il Viaggio suggestivo da Milano a Milo
Franco Battiato
Con l’album "La voce del padrone" del 1982 Franco Battiato si presenta al grande pubblico con brani indelebili, orecchiabili, capaci di diventare popolari nonostante i criptici e “alti” testi: da "Centro di gravità permanente" a "Segnali di vita", da "Cuccurucucù" a "Bandiera bianca". Da qui l’artista di impone sulla scena musicale italiana e niente sarà più come prima.

Marco Spagnoli dirige "La voce del padrone" accompagnato da Stefano Senardi, produttore discografico e amico di Battiato, che ha scritto il documentario insieme al regista. Senardi incontra e dialoga con amici del cantautore come la “musa” Alice, l’art director dei suoi album Francesco Messina, l’attore Willem Dafoe, la regista Giada Colagrande, che ha diretto Battiato nel suo film "Padre" del 2016, i giornalisti Andrea Scanzi, Grazia Coccia, Giacomo Pellicciotti, i cantanti Morgan, Carmen Consoli, Eugenio Finardi e poi Caterina Caselli, Mara Maionchi e Nanni Moretti, solo per citarne alcuni.

Un viaggio suggestivo da Milano a Milo, in Sicilia, dove il 18 maggio 2021 Franco Battiato ha lasciato la sua vita terrestre. Il documentario di Marco Spagnoli racconta, infatti, a partire dal suo primo album di grande successo popolare "La voce del padrone", la storia e la personalità del compianto cantautore che ha contribuito a cambiare la storia della musica italiana. Una personalità indefinibile, un artista tanto alto culturalmente quanto capace di arrivare a tutti, di conquistare un grande pubblico. Battiato aveva sempre considerato la sua vita un transito terrestre e il documentario analizza anche questo aspetto del suo genio, convinto che la morte non era la fine, ma una parte della vita. E sottolineando questo aspetto il film consegna l’essenza di Battiato, la sua presenza così forte dalla quale è difficile liberarsi, come succede per ogni grande artista. “La musica dovrebbe esprimere livelli superiori di conoscenza e di stadi”, dice in uno dei tanti video di repertorio, stralci di interviste, di programmi tv, di incontri in cui spiegava la sua musica, la sua estetica, il suo stare al mondo.

"La voce del padrone" si rivela l’ennesimo emozionante e puntuale lavoro di Marco Spagnoli su un grande protagonista della storia italiana, dopo "Luna Italiana - Rocco Petrone e il viaggio dell'Apollo 11", "Figli del destino", "Fellini – Io sono un clown" e altri lavori, qui per la prima volta alle prese con un documentario “musicale”, riuscendo a restituire il senso di Battiato.

30/11/2022, 08:47

Caterina Sabato