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TORINO FILM FESTIVAL 40 - I Pionieri


Luca Scivoletto esordisce al TFF con una commedia simpatica ambientata a cavallo tra anni '80 e '90


TORINO FILM FESTIVAL 40 - I Pionieri
Con la caduta del muro di Berlino, nel 1989, il comunismo internazionale ebbe uno scossone che portò anche, due anni dopo, alla trasformazione del Partito Comunista Italiano nel Partito Democratico della Sinistra. Furono due anni difficili per gli italiani che vollero/subirono/lottarono contro quel cambiamento che segnò un cambio di rotta nel nostro paese.

Ambientato nella Sicilia democristiana e cattolica di quegli anni, “I Pionieri”, fresca e sincera opera prima di Luca Scivoletto, sceglie la prospettiva un po' ingenua ma molto pronta a mettersi in gioco di due ragazzini fuori dal coro. Enrico (in onore di Berlinguer), figlio di due convinti comunisti iscritti al partito (la madre 'emozionale', il padre 'razionale'), patisce l'ideologica 'diversità morale' promossa dai genitori che lo obbligano a essere 'diverso' da tutti gli altri per non uniformarsi alle leggi del consumismo e conformismo: vorrebbe comprarsi le Reebook e andare alle feste ma dopo la ribellione della sorella maggiore i genitori sorvegliano lui in modo ossessivo. Roberto, al contrario, orfano di un pezzo grosso del partito, elabora il lutto dedicandosi completamente alla causa: vuole essere un buon comunista e ripete slogan imparati a memoria diventando uno strano piccolo adulto (i capelli e gli occhiali 'alla Gramsci' ne accentuano l'aspetto caricaturale). Isolati dal resto dei compagni (e bullizzati dal figlio del sindaco) decidono di trascorrere le vacanze estive a modo loro, cercando un po' di avventura nel riesumare i campi dei fantastici Pionieri, sorta di scout comunisti che in Italia erano stati attivi fino al 1975.

Quando il gruppo si allargherà, con l'aggiunta del destabilizzante bullo della scuola e di una altrettanto destabilizzante ragazzina in fuga, si romperanno gli equilibri, trovandone di nuovi.

Unico adulto ad ascoltare i travagli dei giovani, di Enrico per precisione, è il suo nume tutelare Enrico Berlinguer (lo interpreta un Claudio Bigagli giustamente a metà tra il serio e il faceto), che gli parla come fosse la sua coscienza e gli elargisce i tipici consigli di un fratello maggiore (un po' comunista).

“I Pionieri”, girato tra i vicoli di una Sicilia luminosa e senza tempo e il verde dei boschi, gioca bene sugli stereotipi per declinare a modo proprio un esempio di come in gioventù basti poco a fare sbocciare nuove consapevolezze mettendo in crisi ciò che si pensa di essere.

30/11/2022, 08:59

Sara Galignano