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Note di regia di "Virna Lisi - La Donna che Rinuncio' a Hollywood"


Note di regia di
Quando i produttori Massimo Vigliar e Adriano De Micheli, dopo le felici esperienze comuni con due recenti documentari dedicati a Vittorio Gassman e Alberto Sordi, mi hanno proposto di realizzare un docufilm su Virna Lisi ho accettato subito volentieri l'invito perché avevo sempre ammirato il talento multiforme e la costante caparbietà nel mettersi in gioco della popolare attrice scomparsa alla fine del 2014 a 78 anni.

Pochi mesi prima di allora Virna Lisi mi aveva concesso un'ultima lunga intervista e mi colpì per la sua inusuale determinazione a raccontarsi con estrema libertà e franchezza, senza nessun timore di andare controcorrente con i suoi pareri non convenzionali su persone, eventi, opere e omissioni in cui si era imbattuta nella sua fitta e movimentata carriera. 'Con quella bocca può dire ciò che vuole' diceva in un suo celebre spot tv di cui era stata a lungo protagonista dalla fine degli anni '50 in poi e il nostro documentario cerca di descriverla come una donna e un'artista che in fondo ha sempre detto e fatto quello che voleva, mostrandone la forte personalità, la costante e puntuale attitudine a sintonizzarsi con il mutare dei tempi e l'inusuale coraggio nella vita di ogni giorno affrontata con spirito libero e indipendente ma sempre restando fedele ai valori della famiglia: quella d'origine e quella costruita con il marito Franco Pesci e il figlio Corrado e in seguito con la nuora Veronica e gli adorati nipoti.

Soprattutto per nostalgia della famiglia a metà degli anni ‘60 non esitò infatti a pagare una penale salatissima per liberarsi da un contratto d'esclusiva di sette anni con una grande major hollywoodiana (che l'aveva portata a vivere a Los Angeles e a girarvi tre film di successo) e tornare a Roma per poi ricominciare a recitare in film di vario genere, nazionali e internazionali, ambientati in Italia o in Europa. Il nostro tentativo è stato quello di celebrare con l'ammirazione e il rispetto che meritava, evitando il più possibile ogni enfasi e retorica, il percorso umano e artistico di un'interprete luminosa e affascinante che ha sempre cercato di imporsi non tanto per il suo aspetto raggiante quanto per il suo impegno e il suo talento, scegliendo spesso, soprattutto nella seconda parte di una carriera lunga oltre 60 anni, storie e personaggi scomodi che la portavano a invecchiarsi e a imbruttirsi. Una bellezza perfetta, algida e aristocratica la sua, vissuta con disinvoltura ma a volte come un'ingombrante e perenne etichetta di angelo dagli occhi azzurri e dal sorriso amabile, accettata con la serenità, il senso dell'umorismo e la grazia innata che l'hanno contraddistinta fin dal suo primo film interpretato a soli 14 anni.

'La bellezza all'inizio della carriera è una benedizione, sarei una bugiarda a dire che non mi ha aiutato. Ma poi diventa una responsabilità, man mano che passano gli anni...Ho cercato di imbruttirmi tutta la vita perché della bellezza non me ne è mai fregato niente, che meriti hai per il tuo aspetto';, aveva dichiarato in una delle ultime interviste… 'Virna Lisi - La donna che rinunciò a Hollywood' propone tra l'altro interviste inedite ai familiari della nostra protagonista: il figlio Corrado, la nuora Veronica, il fratello Ubaldo Pieralisi e la nipote Stefania Graziosi; ai compagni di lavoro Margherita Buy, Cristina Comencini, Liliana Cavani, Enrico Vanzina e Massimo Ghini; al regista Pupi Avati; ai critici Valerio Caprara e Steve Della Casa; a giornaliste attente allo spettacolo e al costume italiani come Laura Delli Colli e Fulvia Caprara e ad amici di famiglia come il presidente del Coni, Giovanni Malagò, tutti invitati a raccontarne i vari aspetti della poliedrica personalità con aneddoti, ricordi e curiosità. Ulteriori contributi sono poi arrivati dalle sequenze di vari film interpretati dall'attrice in Italia e all'estero e di altri brani significativi tratti da interviste e programmi tv provenienti da Teche Rai, Archivio Luce Cinecittà, La7 e Sky. E' importante infine mettere in rilievo la stretta collaborazione con Corrado Pesci e sua moglie Veronica e con la Fondazione Virna Lisi nata per loro iniziativa che dal 2015 ha istituito in sintonia con la Fondazione Cinema per Roma un Premio intitolato a Virna destinato ad un'attrice italiana affermatasi anche in campo internazionale.