"Guerra tra Poveri" di K.Y. Kaleh (Foto Carlino)
Manuel (
Alessandro Sardelli) e Matteo (
Francesco Rodrigo) sono due fratelli opposti: il primo è vendicativo e violento, il secondo è la dimostrazione di come in città e in quartieri difficili esistano persone buone, che sognano una vita diversa ma che vivono nella malavita a causa di mancanze affettive ed economiche.
La scelta di utilizzare il bianco e nero azzera il pregiudizio, rendendo tutti i personaggi uguali e nessuno migliore di un altro. La regia riesce a cogliere nel segno, soprattutto nei momenti di azione in cui viene scelto l’uso della soggettiva e lo spettatore si trova al centro della scena, costretto a guardare immobile gli aggressori che sembrano prenderlo a pugni. Impossibile, per lui, non empatizzare con la vittima, riuscendo a provare il suo stesso timore.
Il culmine di "
Guerra tra Poveri" è una precisa scena in cui i due fratelli, insieme al cugino, faranno irruzione nella casa di una famiglia, altrettanto piena di problemi, che porterà i personaggi alla riflessione, e alla consapevolezza di quanto sia inutile combattere e quanto sia importante ascoltarsi un po’ di più.
15/10/2022, 09:29
Silvia Nobili