Fondazione Fare Cinema
!Xš‚ť‰

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 17 - Bassifondi


Presentato nella sezione Freestyle il film diretto da Trash Secco su una sceneggiatura dei fratelli D’Innocenzo. Con Gabriele Silli e Romano Talevi. Una Produzione 11 Marzo Film con Rai Cinema.


FESTA DEL CINEMA DI ROMA 17 - Bassifondi
"Bassifondi" di Trash Secco
Romeo (Gabriele Silli) e Callisto (Romano Talevi) sono due senzatetto che abitano agli argini del Tevere, al centro di Roma, vivono di espedienti quotidiani e sono agli antipodi. Il loro č un rapporto conflittuale ma non possono fare a meno l’uno dell’altro in giornate interminabili, in una vita ai margini.

L’altro lato de “la grande bellezza”, quello dei bassifondi, sotto i ponti del lungotevere, tra gli invisibili, tra i topi e le nutrie, tra la spazzatura e il lerciume. Qui Callisto e Romeo hanno la loro “casa”, quella nella quale si rifugiano di notte. Durante il giorno vanno a mendicare per il centro di Roma, nella speranza di racimolare la colazione o una mezza pizza a pranzo. Callisto č sfrontato, caustico, una “maschera” che sbeffeggia la vita, un uomo di strada duro e puro, che non ha paura di niente. Romeo č un bell’uomo che si č visto portare via tutto, anche l’amore dei suoi figli, un’anima sensibile che straziato dal suo dolore riesce ancora a vedere la bellezza intorno a sé: negli occhi di una ragazza, tra i vicoli di Roma.

I fratelli D’Innocenzo, su un loro soggetto scritto con il regista Trash Secco e Greta Scicchitano, in "Bassifondi" scrivono di un’umanitŕ ai margini con il loro tocco personale, senza filtri, senza essere mai ricattatňri, ma provocando, raccontando con poetico e disturbante neorealismo la vita di chi “non ha niente ma al quale non manca un cazzo”. Questo č lo spirito di Callisto che vive alla giornata, che vede il lato ironico in tutto, che riesce ad essere ripugnante e violento, sempre pronto a sminuire le sofferenze di Romeo, e che solo alla fine dimostrerŕ una grande profonditŕ.

Trash Secco segue da vicino i due bravissimi protagonisti, Gabriele Silli piů misurato, emblema dei tanti padri abbandonati e umiliati dopo una separazione, Romano Talevi smodato, che rende in pieno lo spirito pungente romanesco, e come in un documentario fa vivere in prima linea la solitudine dei clochard, l’indifferenza dei passanti, in una Roma stracciona, a pochi passi dalla Roma del potere, della ricchezza, “della dolce vita”. Un affresco bellissimo degli “ultimi” in un film pungente e delicato nello stesso tempo, che ha il sapore della commedia amara di un tempo e che ha il suo apice in un finale surreale e toccante.

16/10/2022, 21:14

Caterina Sabato