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IL BARBIERE COMPLOTTISTA - Il simbolo dei nostri tempi


Il cortometraggio di Valerio Ferrara, saggio di diploma al CSC – Scuola Nazionale di Cinema, ha vinto a Cannes 75 il primo premio alla Cinef.


IL BARBIERE COMPLOTTISTA - Il simbolo dei nostri tempi
Lucio Patanè, Il Barbiere Complottista
Primo italiano a ricevere il riconoscimento più importante nell’ambito di questa sezione dedicata ai film prodotti dalle scuole di cinema di tutto il mondo.

Un barbiere di un quartiere popolare di Roma (Lucio Patanè) è ossessionato dai complotti, trascorre le sue serate a scovare le teorie più fantasiose, cercando inutilmente di convincere amici e parenti che le sue assurde scoperte sono reali. Ha un blog, “La verità che non ci dicono”, sul quale espone le sue tesi deliranti, dai lampioni che lampeggiano frutto di un complotto di Israele, al controllo sull’umanità perpetrato da Bill Gates. Fino a quando un giorno la polizia lo arresta sequestrando il suo computer.

Il regista Valerio Ferrara, che ha scritto il cortometraggio insieme ad Alessandro Logli e Matteo Petecca, in "Il barbiere complottista" dirige un’efficace parabola su un simbolo dei nostri tempi, il complottista che “invade” i social con fake news e improbabili rivelazioni sulle verità che i governi e i potenti ci nasconderebbero. Un cortometraggio che interpreta con intelligenza la realtà, sostenuto dall’interpretazione di Lucio Patanè, che mostra le inquietanti conseguenze dell’ignoranza, della sete di visibilità e di consenso, dell’ossessione nel cercare il lato oscuro in ogni cosa. Una storia che meriterebbe di diventare un lungometraggio.

Disponibile prossimamente su Rai Cinema Channel.

30/05/2022, 14:43

Caterina Sabato