Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

GIULIA GRECO - "Ad aprile nel cast della serie Le Fate Ignoranti"


L'attrice è nel cast corale della fiction tratta dal film di Ferzan Ozpetek e diretta dallo stesso regista


GIULIA GRECO -
Giulia Greco, già al lavoro tra i tanti con Carlo Verdone e Claudio Caligari, è pronta da aprile a esordire nella serie di Ferzan Ozpetek "Le fate ignoranti", tratta dal film omonimo dello stesso regista.

Giulia, qual è il tuo ruolo nella serie?
Il mio è un ruolo nuovo rispetto al vecchio cast del film. Tecnicamente sono "Maria 2", siamo le Tre Marie, un coro di donne che si divertono a osservare tutto quello che accade nel quartiere e soprattutto nell'appartamento al centro della storia.
Una sorta di coro greco che osserva e commenta, per alleggerire certe pressioni e certi momenti, per sdrammatizzare e far fare risate anche amare. Ferzan predilige sempre e comunque la verità nei personaggi, anche se con un tono vagamente surreale.

Come ti sei trovata con l'ampio cast?
Rispetto ai nostri interventi i vari personaggi hanno reazioni lunatiche, se le cose sono belle sono felici di partecipare ai commenti delle Tre Marie, sono generosi e aperti al dialogo. Quando però la loro pazienza è messa a dura prova, siamo la goccia decisiva e non sono bendisposti...
Fuori dal set, so che dico una cosa che sembra retorica, mi sono confrontata con attori di grande generosità, eravamo tantissimi e mettere insieme tante teste rischia di creare atmosfere altalenanti. Qui nessuno ha temuto il confronto, tifavamo per lo stesso obiettivo e questo viene fuori guardando il girato.

Qual è il tuo legame con il film originale?
Quando è uscito ero molto giovane, me ne sono innamorata. Mi sono avvicinata al mondo del cinema, da spettatrice, proprio amando un tipo di film che è quello di Ferzan, mi sono laureata su Pedro Almodovar e questo ti dà un'idea molto precisa dei miei gusti.
Le Fate Ignoranti inoltre trattava tematiche non così usuali ai tempi, e con originalità. Le sue sono storie che, anche quando sulla carta sembrano distanti da te, senti comunque tue, in qualche modo. E poi quelle musiche meravigliose, una fotografia attenta... mi sedusse, davvero!

Sei spesso chiamata a ruoli comici: una scelta?
Lo capisco, la mia fisicità chiama un certo tipo di proposte. In Italia il primo step che devi fare come attrice è capire che faccia hai, che tipo di faccia ti vedono registi, casting e pubblico.
Fare Anna dei Miracoli è il mio sogno nel cassetto, mi piacerebbe, ma so che non accadrà almeno per ora: ci ho messo tanto per accettarlo, ho una faccia buffa. Le prime volte che mi dicevano cose tipo 'no, mi serve una bella', è stata dura. E' il codice cinematografico e lo accetto, sono onorata di aver lavorato per tre film con Verdone grazie alla mia faccia.
Prima di avere il lusso di poter fare tutto, un lusso che hanno pochi, è giusto affermarsi su un certo registro: non vuol dire che farai solo quello, ma che riesci a essere più immediato con il pubblico.

Quali altri progetti hai in cantiere?
Dopo il fermo-Covid ho interrotto gli spettacoli teatrali, quelli che ti danno la vera adrenalina. Mi mancava tantissimo e ora abbiamo ripreso uno spettacolo interrotto nel 2020, è una commedia e faccio ridere anche qui, guarda caso.
Poi continuo a lavorare nel campo degli audiolibri, mi sono da poco cimentata sul libro di Zerocalcare, "Kobane calling": è un tipo di lavoro che porto avanti con grande orgoglio e mi piace tantissimo.

25/03/2022, 18:16

Carlo Griseri