Un’intera giornata di proiezioni, domenica 27 marzo 2022, in tutte le sale della Cineteca (Cineteca Milano Meet, Cineteca Milano MIC, Cineteca Milano Area Metropolis) per celebrarne i 75 anni di vita.
Cineteca Milano è stata fondata nel 1947 da Luigi Comencini e Alberto Lattuada, ed è divenuta fondazione dal 1996: da allora svolge un’ininterrotta attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio filmico e di diffusione della cultura cinematografica sia in Italia che all’estero. Tre sale cinematografiche dedicate al cinema di qualità, un museo interattivo che è divenuto un luogo privilegiato di formazione legato al cinema, un enorme archivio sotterraneo di pellicole visitabile con strumenti di realtà aumentata che conserva oltre 35.000 pellicole - dai Fratelli Lumière ai giorni nostri - un laboratorio di restauro filmico, una biblioteca dove immergersi nella lettura e nello studio del cinema con volumi rari e preziosi: questo e molto altro è Cineteca Milano.
Il programma della giornata prevede la proiezione di 4 lungometraggi, un corto e due mediometraggi, tutti autentici capolavori della settima arte firmati da grandi maestri.
Si comincia con Il museo dei sogni (1949), cortometraggio di Luigi Comencini e omaggio alla magia del cinema e della pellicola che sarà proposto insieme al luminoso benché malinconico Partie de campagne di Jean Renoir (1936), il film che in assoluto più si avvicina all’estetica dell’impressionismo pittorico. A seguire, l’opera seconda di François Truffaut, Tirate sul pianista (1960), noir di grande e ambiguo fascino che rivisita e attualizza i canoni del genere. Sarà quindi la volta dell’imprescindibile Manhattan (1979), commedia dalle cadenze gershwiniane e per molti la summa di Woody Allen, a precedere un altro classico di un altro genio, La palla N. 13 (Buster Keaton, 1924), autentico e spassoso inno al cinema come dispositivo onirico. A concludere la giornata, Psyco (1960), il maggior successo di Alfred Hitchcock divenuto nel tempo un vero film di culto, e La notte (1961), secondo, intenso capitolo della “trilogia dell’incomunicabilità” di Michelangelo Antonioni ambientato in una Milano a un tempo concretissima e metafisica.
Segnaliamo infine che ogni film sarà introdotto da una pubblicità degli anni Sessanta realizzata dai Fratelli Pagot.