Il film nasce innanzitutto dall’esigenza di criticare le posizioni prese dal governo polacco capeggiato dal leader di estrema destra Andrzej Duda, la cui avversità verso la comunità LGBT si è spinta fino alla costituzione di vere e proprie zone del paese che vietano l’accesso a cittadini non eterosessuali, i quali vedono negati i propri diritti fondamentali e messa in discussione la “validità” delle proprie identità. La privazione e/o l’assenza di un’identità è un tema classico dell’esistenzialismo e dell’assurdismo, correnti filosofiche che hanno influenzato ampiamente lo stile di questo cortometraggio. In scena sono infatti presenti Lo Straniero di Albert Camus e un poster di Lost Highway di David Lynch, opere che affrontano la paura e la difficoltà dell'uomo di definire sé stesso. Introspezioni, queste, che spesso portano alla dissociazione, come nel caso del nostro protagonista senza nome... ma chi dei due è il protagonista?
Giacomo Tazzini